Oberdan Biagioni cerca di tirare su il morale di un Messina che non riesce ad uscire dalla crisi, neanche dopo il secondo cambio in panchina di una stagione preparata male e iniziata peggio. Il tecnico ha analizzato così l’andamento della sfida sul campo della quotata Turris: “Abbiamo offerto una prestazione positiva, creando tante occasioni da gol. Purtroppo paghiamo degli errori individuali sulle loro due reti. Anche se il secondo è arrivato dopo un’ammucchiata su corner e forse c’era fallo”.
Una versione, quella offerta ai microfoni di Radio Amore, giustificata dal fatto che nell’occasione Russo ha subito un grave infortunio, che lo ha costretto a lasciare il campo in barella e a recarsi poi in pronto soccorso: “Ha lasciato il campo in ambulanza – spiega Biagioni –. Ha subito una botta, poteva starci un fischio. Accusava dolori fortissimi all’anca”.
L’ex bandiera del Cosenza rivendica una buona prova da parte dei suoi: “Se fossimo usciti con il pari da Torre del Greco forse ci sarebbe stato pure stretto. La squadra ha reagito e si è espressa al pari della Turris, reduce dall’impresa di Bari. Sull’1-1 speravamo addirittura di vincerla”.
Argomentazioni che comunque non convincono la tifoseria al seguito, che ha contestato nuovamente la squadra: “Anche quando giocavo io e andava male i tifosi ovviamente cercavano di stimolarci. Siamo una piazza importante, ci sta. Bisogna stringere i denti e serve maggiore convinzione nei propri mezzi. L’obiettivo è quello di tirarsi fuori e disputare un campionato importante”.
Sfumato in fretta l’obiettivo promozione, bisogna cambiare marcia per non allontanarsi troppo anche dai piazzamenti playoff, utili in ottica ripescaggio: “Dobbiamo pensare positivo per forza, già c’è tanta negatività. Non abbiamo elementi così scarsi in rosa, ma purtroppo non gli riesce bene quello che vorrebbero. Così non possiamo ambire a certe posizioni. Quest’organico va puntellato. Vediamo se riusciamo a fare qualcosa anche prima della sessione invernale. Non sarà facile, ma avevamo soltanto nove over oggi in distinta (appena due in panchina, ndc) e soltanto una punta centrale di ruolo”. Riflessioni sacrosante, che alimentano ulteriori perplessità su quanto fatto sul mercato, ancora una volta a più riprese e secondo indicazioni di differenti direttori sportivi.