A Patti l’intervista al Ds della Betaland. “Il roster ci da fiducia, sarà una stagione molto intensa col doppio impregno campionato-coppa ed abbiamo optato per un organico giovane, talentuoso e completo che vogliamo presentare a tutti gli appassionati siciliani. Non ricorreremo a breve al mercato”. Deciso il commento sul PalaFantozzi: “La nostra casa è vicina al pensionamento, tutti lavoreremo per reperire la migliore alternativa possibile per il futuro”.
Subito gruppo al lavoro a faticare sul parquet del PalaSerranò di Patti, come in passato quartier generale in questa prima settimana della Betaland Capo d’Orlando. Il Direttore Sportivo Giuseppe Sindoni analizza i primi giorni della nuova stagione del team paladino caro a Gennaro Di Carlo.
“La stagione dell’approdo in Europa è un sogno per tutti noi, affronteremo questa competizione della Basketball Champions League per la prima volta. Si deciderà tutto in due gare, il 29 settembre e poi nel ritorno al PalaFantozzi il prossimo 2 ottobre. Per noi è un grande momento ma dovremo essere bravi sul campo a proseguire la strada tracciata lo scorso anno”.
L’esordio si annuncia difficile contro squadre di tradizione e con scelte differenti tra loro.
“Non conosciamo la nostra avversaria per la regular season che uscirà da un lotto di tre compagini. La possibilità più concreta è che si affrontino i russi di Saratov, una squadra a forte trazione americana a differenza nostra. Hanno ottimi professionisti ed ex giocatori NBA che temiamo altrimenti l’alternativa sono i montenegrini del Mornar Bar che invece sposano una filosofia europea simile a noi e con età più bassa. Affronteremo chiunque ci troveremo sulla nostra strada”.
Squadra rivoluzionata profondamente, una scelta chiara dopo l’ultima stagione.
“Lo scorso anno si era palesata la necessità di avere una squadra più atletica, integra e fisica per poter disputare il doppio confronto. Anche in caso di sconfitta infatti disputeremmo la FIBA Europe Cup, una competizione di secondo livello ma ugualmente importante per noi. Abbiamo un’età anagrafica più bassa e giocatori con meno guai fisici da gestire. La squadra è più lunga, speriamo che l’età media possa essere un vantaggio e non un handicap”.
Il format della preparazione è collaudato rispetto al passato, poi si passerà ad un vero e proprio tour dell’Isola.
“Ci dividiamo tra Tripi e Patti poi faremo diverse tappe in Sicilia per allenamenti, amichevoli ed eventi per promozionare la nostra squadra. Andremo in tour a Catania, Agrigento, Caltanissetta, Catania e Cefalù. Mostreremo ai tifosi questa eccellenza siciliana e col loro entusiasmo proveremo a superare il turno eliminatorio della rassegna continentale”.
Su un possibile ricorso al mercato il dirigente paladino è molto eloquente.
“Ho letto ipotesi sull’utilizzo di un terzo visto extracomunitario ma noi oggi abbiamo otto stranieri con la possibilità di poterne schierare sette e faremo turn over. Stiamo bene così, lo scorso anno tutta la stagione abbiamo recitato con due americani. Abbiamo un numero di stranieri adeguato, quindi inizieremo la stagione con questo roster”.
Il nuovo capitano è sempre un pivot, il croato Mario Delas riconfermato negli ultimi giorni di mercato.
“Per noi lui è fondamentale, un cardine del nostro sistema offensivo, un saggio anche se ha solo 27 anni e sarà la nostra giuda in campo e fuori. Stojanovic è stato sfortunato, lo aspettiamo tra qualche mese e sta recuperando bene dall’infortunio al crociato. Mi aspetto da lui grande leadership. C’è poi un cavallo di ritorno come Ihring, che pur essendo un classe ’98 si garantirà un grande contributo dalla panchina e diventerà giocatore chiave della stagione”.
Lo sguardo è proiettato anche al campionato, che resta la competizione cui dare primaria importanza in casa Betaland.
“E’ difficile dire cosa potremo fare, la qualità generale del torneo è alta e non è mai semplice capire il livello che si può raggiungere in campionato. Vorremmo ripetere le imprese ottenute al PalaFantozzi e replicare il cammino esterno che è stato sufficiente”.
Impiantisitica che impone una riflessione alla luce delle recenti riforme adottate dalla Fip che richiedono l’utilizzo di impianti con 5000 posti.
“Il PalaFantozzi è sicuramente alle sue ultime curve, vediamo cosa succederà fuori dal campo con la possibilità di trasferirsi in un nuovo impianto, soluzione che noi speriamo o eventualmente con un nuovo progetto esecutivo che porti a delle deroghe. In ogni caso il PalaFantozzi sicuramente andrà in pensione a breve”.