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Betaland, scatta l’ora di Di Carlo: «Ho fiducia assoluta nel gruppo»

Si respira aria nuova da oggi in casa Betaland Capo d’Orlando, Gennaro Di Carlo ha incontrato la stampa per la prima volta da capo allenatore illustrando idee e propositi per migliorare il momento sportivo del club. A introdurlo il presidente Enzo Sindoni artefice del cambio di timoniere dell’Orlandina: «Ho deciso l’esonero di Giulio Griccioli domenica sera e l’ho fatto con grande dispiacere. Non c’è una legge definita nello sport, ma l’andamento della stagione mi ha portato a ritenere necessario un cambio. Ho proposto il ruolo a Di Carlo e già dai suoi occhi ho capito l’entusiasmo che ci avrebbe messo. So quanto e come Di Carlo ha contribuito alla costruzione di questa squadra, so anche quanta confidenza e stima l’intera squadra e staff ha nei confronti di Gennaro, e confido proprio su questo aspetto per il rilancio della squadra».
Le prime parole del nuovo head coach sono rivolte all’amico ormai ex allenatore: «Devo ringraziare Giulio perché è grazie a lui che sono qui – commenta Di Carlo – Abbiamo costruito questa squadra scegliendo i giocatori oculatamente uno per uno e credo in ognuno di loro in maniera assoluta. Ho accettato subito la proposta per due ragioni, una è questa e l’altra è rappresentata da queste due persone che ho accanto a me (il presidente e il direttore sportivo, ndr) ho apprezzato l’intelligenza con cui fanno basket da dirigenti e da imprenditori. Hanno portato il basket al vertice per ben due volte, denotando competenza e capacità di sapere fare. Ho percepito subito quando sono arrivato, e quindi domenica notte non ho avuto dubbi nell’accettare questa sfida. Non sarà facile ma abbiamo le capacità di uscirne e mantenere la Serie A a Capo d’Orlando. Daremo tutto per far si che si parli della Capo cestistica ancor più di quanto se ne parla adesso».

Il ds Sindoni, Jorge Silva, coach Di Carlo, Sussi e il patron Sindoni
Il ds Sindoni, Jorge Silva, coach Di Carlo, David Sussi e il patron Sindoni

Ha chiuso la conferenza stampa il direttore sportivo Giuseppe Sindoni: «Innanzitutto ringrazio anch’io Giulio, ma devo ammettere che se il club ha preso deciso di cambiare vuol dire che negli ultimi due mesi non si è espressa la pallacanestro che abbiamo dimostrato di poter produrre nel primo mese di campionato. Nessuno si sarebbe aspettato oggi di avere 20 o 18 punti, ma nel gioco c’è stata un’involuzione e avremmo potuto avere qualche punto in più degli otto che abbiamo. Abbiamo fiducia nel nostro roster, faremo il possibile per salvarci, ma intendiamo svoltare senza rinnegare ciò che si è fatto di buono. Se la competitività del campionato ci porterà a pensare che serve intervenire, s’interverrà provando a mettere a disposizione tutto quello che serve. Voglio, infine, spendere una parola su Ilievski – conclude Giuseppe Sindoni – un professionista attaccato alla causa e alla maglia. Ha giocato a settembre l’europeo da titolare ed è stato capitano per 15 anni. In questo momento è un giocatore che sta male per l’Orlandina come tutti i suoi tifosi. Si parte dagli uomini prima che dai giocatori nella nostra idea di club. Vlado soffre se le cose non vanno, Simas Jasaitis ha voluto giocare l’ultima gara, anche se ancora non al meglio, rischiando di rimanere fermo a lungo. Siamo di fronte a persone che danno tutto per la squadra e i tifosi. Adesso abbiamo cambiato e il gruppo va sostenuto con fiducia».
Il prossimo impegno della Betaland Capo d’Orlando, che vederà l’esordio di coach Di Carlo, è in programma per giorno 3 gennaio presso il PalaCarrara di Pistoia. Di Carlo potrà contare sul rientro di Laquintana, pienamente recuperato, di Jasaitis, disponibile ma non in perfette condizioni, mentre capitan Nicevic potrebbe tornare a disposizione dopo la sosta per l’All Star Game.

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