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Betaland orientata alla sfida con Pistoia. La qualificazione alla Champions League è un affare

Una settimana di grande emozione e spettacolo al PalaSikeliArchivi di Capo d’Orlando, che dopo la straordinaria notte di Basketball Champions League di lunedì si appresta a vivere l’esordio nel campionato di Serie A PosteMobile 2017-18 della Betaland Capo d’Orlando, che ospita The Flexx Pistoia (palla a due 20.30, diretta su Eurosport Player).

Si tratta di un posticipo della prima giornata, iniziata lo scorso weekend, e certamente rappresenterà una sfida molto insidiosa per i paladini, chiamati a ricaricare le batterie in poco tempo per una sfida che mette in palio da subito punti molto pesanti.

Le parole di Gennaro Di Carlo (Head Coach Betaland Capo d’Orlando): “Un avversario difficilmente inquadrabile, hanno avuto un precampionato molto travagliato, la squadra non si è mai vista al completo. Hanno caratteristiche abbastanza chiare, ma non è ancora chiaro il loro assetto definitivo. Credo che gli aspetti più importanti siano l’approccio, la mentalità e la concentrazione che dovremo avere per tutti i 40 minuti per adeguarci a quelle che saranno le loro dinamiche, le loro scelte e i loro punti forti. Questa capacità di adattamento farà la differenza”. Il 5 ottobre rappresenta anche la dead line quale ultimo giorno utile per abbonarsi.

SikeliArchivi
Gennaro Di Carlo (foto Fazio)

Nel frattempo Capo d’Orlando porta a quota quattro la pattuglia italiana in Champions League FIBA, migliorando il dato della stagione passata in termini di incidenza percentuale delle partecipanti (4 su 40 nell’edizione inaugurale, 4 su 32 nel nuovo format 2017-18). La qualificazione tra le 32 protagoniste della regular season porterà al club del presidente Enzo Sindoni – prima assoluta tra le società siciliane a sbarcare in Europa nel basket maschile (a livello femminile Priolo vinse la Coppa Campioni 1990) – un introito netto di 50mila euro come bonus assegnato dalla FIBA a ogni partecipante alla Champions League (erano 100mila
nel 2016-17, ma quest’anno la FIBA si è accollata le spese per le trasferte degli arbitri che erano a carico dei club) più i bonus per la qualificazione previsti da numerosi contratti di sponsorizzazione a partire dal marchio principale SikeliArchivi, e due incassi supplementari viste le 7 partite casalinghe previste dalla formula con girone a 8 squadre rispetto alle 5 dell’alternativa FIBA Europe Cup.

Inoltre la società paladina ha bloccato i movimenti in entrata dopo la qualificazione alla Champions League FIBA. Il doppio status di Arturs Strautins, italiano per la FIBA ma non per la FIP (a livello internazionale servono 3 anni di formazione, in Italia ne occorrono 4), apre alla 19enne ala di passaporto lettone la possibilità di giocare stabilmente in Europa ed entrare nel turnover degli 8 stranieri per 7 posti in campionato. Almeno fino al rientro di Vojislav Stojanovic, atteso in campo a fine novembre portando la rotazione a 9 elementi per 7 posti, l’ala lettone resterà stabilmente nelle gerarchie tecniche di coach Gennaro Di Carlo.

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