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Betaland, l’estate del fisioterapista Biagio Di Giorgio con la Nazionale della Georgia

Se è vero che sarà la prima stagione europea del nostro club, si puo’ dire che un pezzo di Orlandina sta già vivendo la sua Europa. Si tratta del fisioterapista Biagio Di Giorgio, che ha ricevuto la chiamata dalla federazione georgiana per lavoare con la Nazionale in occasione dei campionati Europei 2017. Un’occasione imperdibile e prestigiosa per lui, che certifica anche la qualità del suo lavoro con l’Orlandina Basket.

Un’estate di lavoro molto particolare e intensa, con un Europeo in vista con la Georgia. Raccontaci com’è nata questa esperienza.

Diciamo che la mia estate è finita prima del solito e sarà più frenetica, grazie a questa opportunità di partecipare a Eurobasket 2017 che ancora sto metabolizzando tutt’ora! Tutto nasce da un messaggio su Whatsapp di Nika Metreveli, giocatore georgiano ed ex dell’Orlandina. Lui è uno dei tanti giocatori con cui mi sento ancora dopo che hanno fatto parte del nostro roster, per consigli e consulenze oltre che per amicizia. Nika mi disse che la federazione georgiana cercava un terapista e se mi interessava mandare il curriculum: l’ho fatto e dopo 12 giorni di agonia nell’attesa di una qualunque risposta è arrivata la loro chiamata. Mi hanno detto di avermi scelto tra altri 5-6 curriculum, il resto delle mie emozioni ve le lascio immaginare. Essere chiamati da una Nazionale diversa dalla propria è una bella soddisfazione professionale soprattutto nel mio campo, dove non è per niente facile fare questo tipo di salto”.

Nazioanle
Biagio di Giorgio (Georgia)

Quali differenze ci sono nel doversi inserire in un gruppo che ha un obiettivo così importante e così a breve termine?

Inserirsi in un contesto come il campionato europeo con gente che fa la NBA come Zaza Pachulia e giocatori di altissimo livello come Shengelia, Dixon, Shermadini e Markosvhili è molto  diverso, sia per i tempi molto brevi nell’affrontare gli imprevisti quotidiani sia per la caratura delle squadre che dovremmo  affrontare che richiederanno tantissima energia. Non è facile, ma allo stesso tempo è molto stimolante, ti spinge a dare il tuo massimo in ogni occasione soprattutto sapendo che ti giochi una chance per inserirti tra le migliori nazionali d’Europa facendo bene e aiutando la squadra. Bisogna essere molto svegli e pronti, cercare di prevenire qualsiasi infortunio possa succedere dentro e fuori dal campo, prima, durante e dopo un grande evento come le partire del girone che diventano tutte finali una dietro l’altra”.

L’Orlandina si è appena radunata e inizia il suo lavoro in vista di una stagione fondamentale. Come stai vivendo questo momento “a distanza”?

Penso sempre all’Orlandina e al mio staff, sono sempre in contatto con loro e non vedo l’ora di portare a Capo d’Orlando tutta l’esperienza e  tutto ciò che sto imparando qui per migliorarci sempre e affrontare al meglio questa nuova avventura in campionato e Champions League, auguro un super inizio e sicuramente si creerà un gruppo molto forte e unito”.

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