Engin Atsur ha debuttato con la sua nuova squadra, la Betaland, insieme a Denis Ikovlev, nella gara inaugurale del Torneo Sant’Ambrogio a Reggio Calabria contro la Germani Brescia. Il playmaker turco ha fatto la sua prima chiacchierata ai suoi nuovi tifosi.
Prima uscita con la tua nuova squadra. Quali sono le tue prime sensazioni da playmaker orlandino?
“Per noi è stata un’ottima gara in ottica della preparazione. Siamo una squadra nuovissima e dobbiamo usare ogni allenamento e ogni partita per diventare un blocco. Abbiamo giocato una partita dura, da cui possiamo imparare molto. Anche se abbiamo perso credo che abbiamo mostrato buone cose in campo“.
Sei tornato in Italia dopo 10 anni, dopo aver debuttato da professionista a Treviso 10 anni fa. Come sei cambiato da allora?
“E’ bello essere tornato dov’è iniziata la mia carriera. Sono cambiate tante cose in 10 anni, naturalmente, ma penso di essere molto felice di poter fare quello che amo. Ho vissuto molte esperienze in questi anni e imparato con giocatori e allenatori di alto livello“.
Hai vinto dei titoli, hai giocato con i più importanti club turchi e un altro club molto importante come l’Alba. Cosa rappresenta per te l’arrivo a Capo d’Orlando?
“Per me questa è una grande sfida. Credo che per migliorare nella vita dobbiamo uscire dalle nostre zone di comfort. Lavorare con allenatori e giocatori diversi e competere in diverse leghe mi farà diventare un giocatore migliore“.
Abbiamo un roster pieno di giovani prospetti da molti paesi diversi, una cosa molto originale per la nostra Lega. Cosa ne pensi?
“Sicuramente è un roster ‘internazionale’ e molto interessante. Vedo molti giovani talenti nella nostra squadra ed è anche una splendida opportunità per loro, quella di crescere come giocatori qui a Capo. E’ bello vedere giocatori con esperienze diverse unirsi per il successo di Capo d’Orlando“.
Parlando di basket, cosa ti ha chiesto coach coach Di Carlo?
“Sappiamo tutti quanto coach Di Carlo sia appassionato del suo lavoro. Vuole migliorare ancora dopo la splendida scorsa stagione con l’Orlandina. Sono qui per capire la sua mentalità e trasmetterla in campo e aiutare i miei compagni in tutti i modi possibili“.
Hai giocato tutte le più grandi competizioni europee a livello giovanile e senior, ora è in arrivo il preliminare di Basketball Champions League. Anche questa la senti come una grande sfida?
“Sicuramente lo è per me a livello personale, ma lo è anche per l’Orlandina Basket. Sappiamo cosa significhi la Basketball Champions League per il club, per la squadra e per l’appassionata gente di Capo d’Orlando. Vogliamo iniziare bene questo percorso e cercare di mantenere Capo d’Orlando sulla scena europea per molti anni“.