Le voci di Buscaglia e Griccioli. Il coach bianconero: “Siamo partiti bene, ma poi abbiamo concesso troppi tiri dentro l’area. Bene la nostra difesa nel terzo quarto”.
Nona sconfitta stagionale, l’ottava nelle ultime dieci gare disputate. Non sono numeri incoraggianti sullo stato di forma della Betaland Capo D’Orlando, eppure la prestazione in casa di una delle capoliste del girone come Trento ha mostrato progressi da parte di una squadra priva di tre pedine centrali del proprio roster come Nicevic, Jasaitis e Laquintana. “Chiedevamo a questa trasferta di tornare con una vittoria difficile, se non impossibile, viste le condizioni in cui siamo arrivati a questo incontro, con le contemporanee assenze di Jasaitis, Nicevic e Laquintana. Ci siamo presentati a Trento con la faccia di chi voleva fare la partita, tenendo la Dolomiti Energia lontana dall’area e rischiando un po’ nel concedere loro il tiro da tre punti. Nel terzo quarto purtroppo Bowers, che è stato un po’ il nostro faro in tutta la gara, ha avuto un problema e abbiamo dovuto farne a meno per diversi minuti, e vista la partita che stava facendo la cosa ha pesato. Ciononostante siamo comunque andati vicini a giocare per vincere, e questo deve darci fiducia in vista della gara interna della prossima settimana contro Avellino. Vista la partita che siamo riusciti a fare stasera sono convinto che la vinceremo”.
Dopo due sconfitte esterne rimediate a Bilbao e Cantù, a riportare il sereno e il primato in classifica in Serie A è arrivata una vittoria contro la Betaland Capo d’Orlando. Coach Maurizio Buscaglia, però, preferisce concentrarsi sulla matematica qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia.
“Vincendo questa partita, in un momento non particolarmente positivo per noi e magari non giocando un basket bellissimo, ci siamo qualificati matematicamente per il secondo anno consecutivo alle Final Eight di Coppa Italia. Si tratta di un risultato tutt’altro che semplice o scontato, che ci permetterà di affrontare il mese di gennaio lavorando per migliorare e crescere come squadra. L’analisi della gara? Abbiamo avuto un buon impatto partita, concedendo però troppo tiri dentro l’area ai nostri avversari nei primi venti minuti. Dopo l’intervallo siamo rientrati con in testa l’idea di iniziare un altro incontro, dando poi continuità per tutti i venti minuti. Tanto che il nostro momento migliore è stato a cavallo tra terzo e quarto periodo, quando da una buona difesa abbiamo anche acceso il nostro attacco, riuscendo ancora una volta a mandare cinque giocatori in doppia cifra”.