L’Umana Reyer Venezia vince la sua prima gara a Capo d’Orlando dopo tre ko. Gli orogranata dilagano 59-91 e blindano la quinta partecipazione consecutiva (6 su 7 dal ritorno in Serie A) alle FinalEight di Coppa Italia conquistate con due giornate d’anticipo. Questo il commento di coach De Raffaele: “Avevo chiesto alla squadra una prova di solidità mentale per quaranta minuti perchè qui in Sicilia non avevamo mai vinto. Ringrazio i ragazzi per il gioco espresso, mi sono piaciuti e perchè hanno rispettato in toto il piano partita. Credo che nel complesso hanno giocato la migliore gara nei quaranta minuti per aggressività, intensità e presenza. Merito a loro che si allenano bene pur nell’emergenza che comunque prosegue. Siamo qualificati in Coppa Italia per il quinto anno consecutivo, la sesta in sette anni, significa che continuiamo a fare bene.
Abbiamo escluso bene dala gara Maynor così come volevamo fare, abbiamo preso tiri con metri di vantaggio sui nostri avversari e giocato con ritmo e fluidità. Adesso spero in una settimana di lavoro continua dopo che questa ci ha dato coesione e benefici complessivi. Tra i singoli bene l’atteggiamento di De Nicolao, Haynes so che anche per pochi minuti mi può dare grande qualità ma sapevo di poter contare su Andrea (De Nicolao, ndc). Johnson invece ha chiesto il cambio dopo essersi innervosito con gli arbitri ed è stato intelligente a chiedermelo”.
Umore ai minimi termini per coach Gennaro Di Carlo, cosciente di aver affrontato una squadra in ottima forma e con grandi qualità: “Sapete che non cerco alibi, oggi abbiamo pagato un inizio gara imperioso di Venezia che ha condizionato tutta la gara. Mi assumo le responsabilità delle scelte fatte in avvio, la gara era ormai segnata. Abbiamo provato a rimettere la sfida in discussione ma oggi era un compito improbo. E’ una brutta giornata per noi, qualcuno dei nostri ha provato comunque a battersi in maniera dignitosa contro Venezia ed è giusto dirlo. Loro sono stati bravi in tutto ed hanno tirato molto bene, nascondendoci la palla. In quintetto base siamo partiti con Ikovlev, Delas e Stojanovic perchè sono tre ragazzi che sempre mettono energia e grinta ma non mi sento di condannarli. Il primo è in precarie condizioni di forma e rischia di aver aggravato la sua situazione, Stojanovic deve riprendere la condizione e Delas non riesce a muovere con continuità il proprio tabellino. Secondo me la gara si è decisa in avvio e mi assumo in pieno le responsabilità d’inizio gara. Credo che qualche positività c’è stata e guardo avanti, spero inoltre che Ikovlev non abbia un problema fisico serio perchè a gennaio avremo tante partite da dover affrontare”.
Il tecnico campano ribadisce qualche errore di valutazione prima della palla a due: “All’inizio mi imputo di non essere stato audace nelle scelte, specie quelle difensive, bisognava rischiare qualcosa e per cambiare pelle alla squadra siamo rimasti un po’ indietro nelle rotazioni difensive mentre avremmo dovuto rischiare di più contro giocatori così forti. Volevamo che la gara non se ne andasse e invece non ci siamo riusciti, abbiamo giocato male ma faccio anche i complimenti a Venezia che per me è tra le maggiori candidate a fare il bis nel nostro campionato, avendo un roster molto quotato. Ci rituffiamo al campionato ed alla gara di domenica a Cantù“.
Sui fischi a fine gara: “Il pubblico segue la partita ed è normale che possa contestare, ma oggi era complicato giocare. Gli avversari ci hanno azzannati in modo feroce come successe a Tenerife e col Neptunas. Serve calma e sangue freddo, lo sapevamo ad inizio anno che potevamo andare incontro a queste evenienze. Vogliamo chiudere bene questi due ultimi impegni della stagione di andata, poi faremo i conti”.