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Betaland, Di Carlo pensa a gara 4: “E’ una montagna tosta da scalare ma non ci arrendiamo”

La sala stampa della sfida del PalaFantozzi che ha riconsegnato il vantaggio del fattore campo a Milano. Repesa: “Il nostro piano era attaccarli in area. Abbiamo solo concesso troppi rimbalzi”.

Le parole del coach dell’Orlandina dopo la sconfitta in Gara 3 Gennaro Di Carlo si proiettano al prossimo match interno contro i Campioni d’Italia: “È stata una partita molto tosta e di grande intensità. A volte abbiamo giocato a specchio e il match è scappato nel terzo quarto quando non siamo riusciti ad opporre resistenza ai loro attacchi. Non abbiamo messo una adeguata pressione sui loro portatori di palla, loro sono oggettivamente forti e non si può abbassare mai la guardia. I ragazzi, al di là di qualche errore, hanno dato tutto quello che dovevano dare e vanno sostenuti e va apprezzato il lavoro che hanno fatto. Bisogna calarsi subito per cercare di pareggiare la serie e abbiamo l’obbligo di giocarcela per andare a gara 5. Nei primi due quarti abbiamo dimostrato che ce la possiamo giocare, contro i primi della classe giocare. Il gap accusato nel secondo tempo non è facile colmarlo, ci abbiamo provato anche con la zona ma senza risultato. Non ci arrendiamo ma ci troviamo di fronte ad una montagna tosta da scalare e cercheremo di inventarci qualcosa per gara 4. Adesso c’è da pensare qualcosa di diverso.”

Il commento del coach dell’Olimpia Milano Jasmin Repesa dopo gara 3 vinta a Capo d’Orlando: “È una serie dura e combattuta perché loro come ho detto hanno talento e qui si gioca in un clima molto caldo in tutti i sensi. Se non avessimo giocato così non avremmo vinto. Oggi non siamo stati straordinari ma abbiamo fatto bene. Io si che non siamo al top ma oggi abbiamo recuperato diversi elementi che per ora avevano sofferto come Kalnietis, Raduljica e nel secondo tempo Macvan. Invece i vari Pascolo, Hickman, Simon e Cinciarini hanno trovato continuità. Siamo stati intelligenti ad andare contro i lunghi di Capo d’Orlando nel secondo tempo. Era il nostro piano attaccarli dentro l’area. Siamo stati migliori anche nella transizione difensiva, più equilibrati. Invece abbiamo concesso qualche rimbalzo di troppo soprattutto a Berzins”.

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