Valerio Bertotto allenò il Messina nell’estate 2016 soltanto per qualche settimana, in due gare esterne di Coppa Italia, senza mai esordire al “Franco Scoglio”. Per lui un ritorno amaro, anche se il Giugliano non ha affatto demeritato: “Il giudizio sulla nostra prova non può che essere positivo, la squadra fa quello che le chiedo. Siamo stati imprecisi nell’ultimo passaggio e nelle conclusioni, però non è mai mancata la volontà di cercare il gol e abbiamo messo in pratica tutto quello che è stato provato in settimana”.
Dopo due vittorie contro Benevento e Taranto prima battuta d’arresto per il nuovo corso tecnico: “Sono dispiaciuto come i ragazzi ma la sconfitta non fa male. Abbiamo iniziato un percorso positivo. Sono state settimane intense, con pochi allenamenti. Abbiamo giocato anche in Coppa Italia. Prosegue il percorso di crescita non soltanto fisica e psicologica ma anche tecnica-tattica. Sono ragazzi capaci, va affinato il tutto. Non può essere un ko a mio avviso immeritato a pregiudicare tutto. Nel primo tempo abbiamo avuto tre-quattro occasioni da rete che potevano cambiare la dinamica della gara, soprattutto la traversa. Abbiamo sofferto senza troppe difficoltà. Nella ripresa siamo stati molto più incisivi. Abbiamo abusato del fuorigioco, ma siamo stati molto più bravi ad attaccare nei tempi giusti.”.
Bertotto ha analizzato con onestà il gol partita: “Plescia era marcato forte ed era un uno contro uno, se la stavano giocando sul cross, è stato più pronto lui a fare quello che tocca ad un attaccante: bravo a prendere posizione e trovare la deviazione. È stato anche un po’ fortunato e non siamo riusciti a buttare fuori la palla prima che varcasse la linea. Ma non ho nulla da imputare alla squadra e al ragazzo. Il portiere Baldi? Nello scontro con Zunno ha subito un trauma cranico e ha perso brevemente conoscenza. Valuteremo bene le sue condizioni, perchè quando ricevi un colpo al capo non puoi sottovalutarlo”.