La sconfitta rimediata nel finale contro il Taranto brucia ancora in casa Giugliano. Ruolino di marcia e posizione in classifica (decimo e in zona playoff) restano comunque invidiabili per i campani guidati da Valerio Bertotto che incrocerà il Messina, da ex, con un punto in più in classifica: “Quando becchi gol c’è un minimo di errore, oltre alla bravura degli avversari (il riferimento è al gol di Kanoute all’89’, ndr). Il leit-motiv del nostro campionato è stato creare tanto e concretizzare meno del dovuto, dobbiamo mettere l’accento su questo. Le tante cose buone sviluppate devono generare il 100% della realizzazione, dobbiamo alzare il nostro livello, abbiamo qualità e capacità per farlo”.
In riva allo Stretto una fugace esperienza per Bertotto nell’estate 2016. Tornato da avversario all’andata, un gran gol di Plescia castigò il suo Giugliano al “Franco Scoglio”. Sui giallorossi, che hanno fatto meglio di tutti nel girone di ritorno, dice: “Il Messina sta facendo un ottimo campionato, è stato in grado di risollevarsi e gioca un gran calcio, merito dell’ottimo tecnico che hanno. Si tratta di una squadra organizzata, stanno facendo un percorso interessante. Va affrontata da parte nostra con lo stesso piglio di sempre, con l’attenzione che serve verso una squadra propositiva e veloce, organizzata nella fase offensiva. Ritengo che, come abbiamo già dimostrato, siamo maturati tanto e cresciuti molto, dobbiamo spingere il nostro motore oltre ogni difficoltà che si può creare all’interno della gara. Anche questo aspetto mentale che era un po’ lacunoso sta sensibilmente migliorando”.
I 36 punti in classifica lo rendono orgoglioso del lavoro svolto dal suo avvento in panchina ad inizio ottobre: “Questa squadra se la sta giocando, è avvenuto un grande salto di qualità nella consapevolezza dei propri mezzi e dobbiamo continuare nel nostro percorso di crescita. Le fondamenta c’erano, abbiamo messo le cose che servivano per migliorare la casa. Siamo felici, ma non ancora soddisfatti”.
“Due anni fa – sottolinea Bertotto – il Giugliano era in Serie D e poi meritatamente è stato promosso, l’anno scorso ha disputato un gran campionato e quest’anno sta facendo ancora meglio quando mancano dodici giornate. Siamo in un girone stra-difficile, perché in un altro ci ritroveremmo sesti o settimi. La squadra sta inoltre giocando a calcio in maniera eccelsa. Personalmente non avverto pressione, ma godrei nell’averla, ho scelto il mio lavoro per questo. Ben venga se ci fosse pressione vorrebbe dire che le aspettative si stanno alzando. Da parte mia e dei ragazzi c’è voglia di spingerci oltre. Sarebbe stupido porre un obiettivo, perché dobbiamo autolimitarci? Creiamoci le aspettative in funzione delle nostre potenzialità, miglioriamoci dove serve e andiamo a prenderci l’obiettivo finale che è quello che conta”