Ci tiene a parlare con grande franchezza il tecnico torinese Valerio Bertotto, affiancato negli ultimi giorni al Messina. L’ex allenatore della Pistoiese, condotta nelle settimane scorse alla salvezza, venerdì scorso ha incontrato in città i vertici dirigenziali dell’ACR. Un semplice approccio, come ha voluto rimarcare l’ex bandiera dell’Udinese: “Abbiamo avuto modo di approfondire la nostra conoscenza, discutendo un po’ del calcio di Lega Pro e dell’ultima stagione dei peloritani. Ma al momento, tutto si è concluso lì. Ritengo peraltro che non sarebbe corretto aggiungere altro e soprattutto creare aspettative nella piazza, che peraltro ha un grande fascino”.
Bertotto ha chiesto lumi sulla disponibilità e sulle condizioni delle strutture, oggetto peraltro del colloquio tra il direttore generale Giovanni Villari e l’assessore comunale allo sport Sebastiano Pino: “Ci tenevo ad avere un quadro chiaro della situazione. Mi sembra normale, qualunque allenatore tiene a conoscere meglio il proprio potenziale posto di lavoro. Sarebbe però inutile e prematuro fare altri passi e magari illudere qualcuno. Attendo con tranquillità le decisioni della proprietà. Peraltro ho altre situazioni in piedi, per fortuna. A conferma che evidentemente ho lavorato bene in questi anni”.
L’avventura triennale nella Rappresentativa di Lega Pro, guidata dall’agosto del 2012 al maggio del 2015, gli ha consentito peraltro di conoscere almeno quattro dei giocatori che hanno indossato la maglia del Messina: “Ho avuto modo di allenare sia Silvestri che Lagomarsini, protagonisti nelle passate stagioni, che il brasiliano Gustavo e Zanini, che militavano invece quest’anno in riva allo Stretto”. Le prossime ore chiariranno se Bertotto avrà modo di conoscere anche altri giallorossi o se la sua visita al “Franco Scoglio” non sarà propedeutica a un effettivo accordo. Il consiglio di amministrazione, nel quale i soci hanno avuto modo di vagliare la varie alternative sul tavolo, dovrebbe offrire presto chiarezza su obiettivi e prospettive future.