Il tecnico Valerio Bertotto ha fatto il punto in casa Messina, al termine della prima settimana di lavoro in riva allo Stretto. “La condizione cresce giorno dopo giorno. I ragazzi hanno svolto un ottimo lavoro, fin dal ritiro. All’inizio avevo a disposizione una squadra rimaneggiata, imbottita di giovani in prova. Avevo chiesto alla società e al direttore sportivo Tosto di potere comunque lavorare con almeno una ventina di ragazzi, per poter imprimere subito un’impronta importante. Poi sono arrivati anche quei giocatori che inseguivamo da tempo sul mercato e quindi abbiamo cominciato a porre le basi per arrivare pronti alla prima di campionato”.
Dopo il ritorno di Berardi, vi sono ben quattro portieri in organico ma le gerarchie per Bertotto sono chiare, con Brunelli titolare, nonostante la doppia panchina nei primi impegni ufficiali: “Matteo ha ottime capacità ma ha bisogno di lavorare, perché è arrivato in ritiro un po’ indietro dal punto di vista fisico e per questo non è stato impiegato in Coppa Italia, proprio per tutelarne le qualità e metterlo in condizione di essere al più presto al massimo delle sue potenzialità. Nel frattempo avevamo la certezza di poter contare sugli altri due portieri, Dini e Russo, che ci consentivano di stare tranquilli, anche perché li conoscevamo già”.
L’ex bandiera dell’Udinese tiene ad assicurare che le continue indiscrezioni sul fronte societario non stanno condizionando il gruppo: “Non siamo per nulla preoccupati, queste situazioni non devono intaccare il nostro lavoro, anche perché né io né Tosto abbiamo alcuna difficoltà. I ragazzi sono concentrati e devono rispondere sul campo, dal momento che le condizioni per lavorare bene ci sono tutte”.
Sul fronte mercato, Bertotto è soddisfatto delle scelte compiute: “Ci affiancano e ci propongono tanti calciatori ma tutti i ragazzi arrivati a Messina sono stati scelti con cura non solo per l’aspetto tecnico, ma anche tenendo conto del loro profilo morale e per la predisposizione mentale a far sì che questa diventi una squadra vera. Questa sensazione la si è percepita fin da Fiuggi e chi ha visto le nostre partite ha potuto percepire questa unità d’intenti e la compattezza dello spogliatoio. L’unico nostro obiettivo deve essere il bene del Messina e non del singolo”.
L’amichevole con il Gela è saltata perché non è stato possibile aprire il “Franco Scoglio” al pubblico: “Purtroppo vi erano delle problematiche legate alla mancanza di permessi. Abbiamo sopperito a questo inconveniente giocando una partitella in famiglia di 70 minuti. Cercheremo di organizzare un’altra amichevole domenica 21 agosto. A questo proposito mi piacerebbe vedere un po’ di gente allo stadio, non tanto per me, ma per i ragazzi. Stiamo cercando di trasferire anche all’esterno l’attaccamento di questo gruppo nei confronti della città, alla quale chiedo di non partire prevenuta. Anche per i ragazzi, quindi, sarebbe un bell’impatto poter abbracciare finalmente i nostri tifosi. Finora ci hanno seguito nelle nostre trasferte, sono stati lodevolissimi; ma adesso siamo a casa nostra, nel nostro ambiente, e sarebbe molto bello percepirli vicini”.