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Berto: “Troppi errori nelle aree di rigore. Ma piangersi addosso non serve”

La sconfitta di Monopoli ha allungato la striscia negativa in trasferta di un Messina che fatica terribilmente ad allontanarsi dalle sabbie mobili della classifica. Il difensore Gabriele Berto, ospite della trasmissione “Contropiede”, su Tcf, ha commentato così la prova dei giallorossi, battuti per 2-0 al “Veneziani” e usciti per l’ennesima volta a mani vuote da un match giocato lontano da casa: “Perdere così dà molto fastidio. Abbiamo fatto una buona partita, però dobbiamo imparare ad essere più bravi negli ultimi 30 metri, sia nostri che loro. Così i risultati non arrivano, bisogna essere più incisivi davanti, ma restiamo comunque fiduciosi”. 

Berto
Berto in pressione su Rojas (foto Andrea Rosito)

La rete di De Risio, arrivata su azione da corner, l’ennesima amnesia difensiva dei peloritani di questo inizio di stagione. Sul cross di Viteritti nessuno ha controllato a centro area il giocatore biancoverde, andato a segno di testa. “Sul gol dell’1-0 – spiega Berto – io stavo marcando un difensore che, rivedendo le immagini, alla fine non è nemmeno entrato in area. Evidentemente dobbiamo alzare il livello d’attenzione in area di rigore. Anche sotto l’aspetto caratteriale dobbiamo crescere ed essere più cattivi su queste situazioni, aiutandoci di più tra di noi. C’è da essere sconsolati nel prendere gol così, stavamo facendo una partita discreta. Giocare bene e perdere dà ancora più fastidio di quando si gioca male, ma non possiamo essere negativi, anzi dobbiamo guardare il lato positivo, senza piangerci addosso e continuando a lavorare ogni giorno. Vedendo nero dappertutto non andiamo da nessuna parte”.

Gabriele Berto
Gabriele Berto è cresciuto nel vivaio dell’Atalanta (foto Getty Images)

Il difensore giunto in prestito dall’Atalanta, con alle spalle una bella esperienza in Youth League, è elemento dotato di buona tecnica e lui stesso vuole descriversi in questo modo: “Provo sempre ad impostare, sono un difensore che ha giocato fino a qualche anno fa da centrocampista. Mi piace giocare con la palla nei piedi, è nelle mie corde, mentre mi manca la cattiveria da difensore puro”.

Per Berto anche un gol all’attivo in Coppa Italia a Crotone. La partenza è stata però piuttosto complicata, sia a livello personale che collettivo. Come venire fuori da questa situazione? Già con il Monterosi, nel lunch-match di domenica al “Franco Scoglio”, servirà a tutti i costi vincere per abbandonare l’ultimo posto che il Messina occupa insieme a Picerno e Fidelis Andria. “Dobbiamo essere consapevoli che siamo lì in fondo, quindi occorre metterci ancora più rabbia, lavorando bene tutti i giorni e sperando di portare a casa più punti possibili. Il Monterosi? Bisogna puntare a vincere come in ogni partita, la gara più importante è sempre la prossima e dobbiamo dare tutto”.

Mallamo, Fofana e Berto
Mallamo e Fofana fanno festa con Berto a Crotone (foto Andrea Rosito)

Berto, infine, si sofferma sulla città, la squadra e il rapporto con il tecnico Auteri: “Più che il posto contano sempre le persone che ci si trova vicine tutti i giorni. Qui stiamo tutti bene. Il mister trasmette a tutti i giocatori tanta voglia e fame e noi cerchiamo di prendere da lui qualche insegnamento per poi metterlo in pratica sul campo. Mi ha detto che devo migliorare nei contrasti ed essere più tosto, ci sto lavorando”.

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