La sua avventura con il Messina sembrava essersi chiusa anzitempo, invece Alex Benvenga è divenuto una pedina inamovibile nel finale di stagione dei giallorossi. Dal match di Matera dell’1 febbraio è ritornato in campo soltanto nella gara casalinga con il Cosenza del 22 marzo per poi non uscire più di squadra, ad eccezione dell’assenza per squalifica in occasione della sfida con il Martina. Nel mezzo il cambio di panchina, con Di Costanzo subentrato a Grassadonia che ha evidentemente fatto cambiare gli scenari.
Al suo attivo, alla fine della regular season, 23 presenze (22 da titolare), nelle quali l’ex comasco è stato chiamato ad agire alternativamente su entrambe le fasce. “Sono felice di aver ritrovato la condizione fisica oltre a quella mentale e penso che questo si noti in campo. Viste le prestazioni preferirei continuare a giocare a sinistra, perché ho fatto meglio lì, ma come ho già detto in passato non fa differenza. Il gol? Per un terzino non è l’obiettivo principale, l’importante è far bene. Trovare la via della rete, al massimo, può essere la ciliegina”.
Il rammarico per non aver centrato la salvezza diretta è vivo, ma Benvenga guarda avanti e si proietta alla doppia sfida con il Savoia che vale la stagione. “Ce ne sono tante gare nelle quali avremmo potuto fare di più, ma è inutile avere rimpianti. Dobbiamo pensare soltanto ai playout e a salvarci, consapevoli che lavoriamo da squadra e siamo tutti importanti, dal primo all’ultimo. Il Savoia è un avversario tosto e le due partite dei playout sono particolari, ma appaiono alla nostra portata. Dobbiamo andare a Torre Annunziata per vincere o comunque strappare un risultato positivo”.
L’esterno è poi emblematico nel commentare la situazione legata al ricorso presentato dalla Reggina al Coni contro la penalizzazione che, se vinto dagli amaranto, stravolgerebbe il quadro in ottica playout. “Dal mio punto di vista è una situazione ridicola, non è possibile dare dei punti a campionato già finito. Invece dobbiamo prepararci ai playout senza sapere con certezza contro chi giocare, se Savoia o Reggina. Lo direi per qualunque squadra, non soltanto perché questo discorso riguarda gli amaranto. Per noi, comunque, non fa differenza. Sarà lo stesso indipendentemente da chi dovessimo affrontare”.
Un concetto che Benvenga ribadisce con fermezza, replicando a chi, dall’altra parte dello Stretto, parla di paura del Messina nel trovarsi eventualmente di fronte proprio la Reggina: “Sarebbe un derby, dunque ne verrebbero fuori delle sfide particolari e più affascinanti con in palio la salvezza, ma di paura non se ne parla, anche perché non è emersa durante la stagione dato che li abbiamo battuti entrambe le volte, sia all’andata che al ritorno. Dovrebbero essere loro ad avere paura di noi. Forse per la Reggina a questo punto sarebbe meglio retrocedere direttamente in D anziché affrontarci”.