Si è svolta presso la sala Stampa “Daniele Di Noto” del PalaSikeliArchivi, la conferenza stampa di coach Marco Sodini in vista di Gara 1 degli Ottavi di Playoff contro la Orasì Ravenna. Palla a due prevista per sabato 27 aprile alle ore 21.00 al PalaSikeliArchivi.
«Da sabato comincia un nuovo campionato, una nuova parte di stagione che ci siamo meritati di giocare. Dobbiamo scordare il passato e pensare a quello che va vissuto sempre con gioia. Abbiamo avuto un paio di giorni di rammarico, ma finito quel tempo dobbiamo proiettarci verso il futuro, avendo ben chiaro l’obiettivo a cui vogliamo arrivare. Abbiamo sempre parlato di programma biennale, ma fortunatamente per me ho dei ragazzi che hanno supportato la mia voglia di competere. L’appetito vien mangiando e vogliamo giocare un campionato diverso. I contatti saranno maggiori, sarà maggiore l’aggressività, l’intensità. c’è bisogno di non sbagliare mai, soprattutto nelle partite casalinghe.
Il primo turno di playoff è complicato, lo è sempre, soprattutto perché giochiamo contro una squadra attrezzata come Ravenna. A Capo d’Orlando conoscete bene Mazzon, Adam Smith e il preparatore Poma, che sono stati qui l’anno scorso. Noi siamo anche chiamati a invertire la tendenza che vuole il girone Est migliore del girone Ovest, negli ultimi due anni 7 squadre su 8 qualificate al turno successivo erano dell’Est. Ovviamente siamo interessati solo a noi stessi, non al complessivo del girone, ma è necessario per la mia squadra capire che dobbiamo essere aggressivi, che dobbiamo riproporre quanto di buono fatto durante l’anno in questi playoff.
Abbiamo dovuto modificare leggermente la struttura di squadra per l’infortunio a Jacopo Lucarelli avendo inserito Joe Trapani, che è un giocatore più interno. Il quintetto di Ravenna è formato da Marino, Smith, Jurkatamm o Cardillo, Masciadri e Hairston. Dalla panchina Rubini, Montano e uno tra Jurkatamm e Cardillo compongono la rotazione normale di coach Mazzon. Vorrei riuscire a mantenere l’aggressività della mia squadra per tutti e 40 i minuti allungando le rotazioni, perché nei playoff tener conto delle energie fisiche e mentali è fondamentale. Vogliamo rendere difficile il lavoro ai loro lunghi, dato anche l’infortunio occorso a Gandini cercheremo di sfruttare il nostro vantaggio nell’area pitturata, con Trapani che ha sicuramente una dimensione più interna e ci permette di poter spostare Parks da ala piccola per alcuni momenti della gara. Ma non vogliamo comunque perdere la nostra caratteristica di giocare 1vs1.
L’estate scorsa abbiamo contattato Joe Trapani perché pensavamo potesse essere il nostro “4” titolare, dato che il suo livello qualitativo, nel momento in cui aveva smesso, era altissimo. L’ACB d’altronde è il miglior campionato europeo. La struttura di squadra oggi lo può supportare nell’arrivare alla sua migliore condizione possibile. Lui deve giocare da numero 4 per tornare alla sua migliore condizione, l’attitudine al campo si valuterà in corso d’opera. Vedremo nella serie con Ravenna quanti minuti potrà avere.
Il quadro di oggi è di Marc Chagall, sempre ai margini delle nuove correnti, tra cubismo e surrealismo. Questo dipinto è “Volo sulla Città”, raffigurante un volo onirico di due amanti sulla città. Prendendo spunto da questo quadro, io mi sono immaginato un volo dei nostri giocatori su Capo d’Orlando, che piano piano prendono tutti gli abitanti e se li portano dietro, in un percorso che io spero sia il più lungo possibile, ma che va vissuta passo dopo passo, partita dopo partita. La nostra forza è stata sempre non concentrarsi sulla posizione, ma vivere ogni partita come se fosse la prima.
Il PalaSikeliArchivi oggi è come io me lo ricordavo, abbiamo il privilegio di aver fatto affezionare i tifosi a questa squadra. E non sarò facile per nessuno vincere qui. Vogliamo costruire il nostro sogno passo dopo passo. Il modo migliore per realizzare i sogni è svegliarsi. E dunque io chiedo ai miei ragazzi di restare svegli e al nostro pubblico di seguirci nel nostro percorso. I ragazzi sono pronti a recepire un meccanismo di intervento psicologico in cui è importante solo questo momento, solo il “qui e ora”.
Gli imput che vengono dati sono minori, perché il più del lavoro è stato fatto, ma la nostra scommessa è stata valutare questi ragazzi come se fossero grandissimi giocatori di domani, ma prendendo ogni cosa buona di ciò che sono oggi. Quindi rispetto all’attenzione non c’è dubbio che sia altissima, c’è un grande entusiasmo all’interno del gruppo. Questi playoff sono troppo lunghi per portarci dietro la rabbia, potrebbe esserci qualche aspetto di questo tipo nel primo turno, ma successivamente la determinazione deve essere incanalato verso l’obiettivo futuro.»