Trasferta in Veneto amara per i peloritani, che incassano un gol per tempo. Adesso servirà un’impresa al ritorno al San Filippo, ma i vicentini dovranno comunque fare i conti con il calore del pubblico giallorosso e numerose assenze. Espulso Pepe nel finale.
Il racconto della partita. Grassadonia rinuncia inizialmente a Corona, che parte dalla panchina. Inedita coppia d’attacco composta da Bernardo e Caturano. Il tecnico salernitano scommette invece sull’usato sicuro dalla cintola in giù, con Lagomarsini tra i pali, Silvestri, D’Aiello e Pepe in difesa, Guerriera, Bucolo, Maiorano, la “stella” Costa Ferreira e Squillace a centrocampo. I padroni di casa lanciano Semenzato da trequartista, arretrando Bizzotto di qualche metro rispetto al consueto. Il Bassano, che in Supercoppa si presenta però con svariate assenze e due giovani della “Berretti” in panca, ha collezionato numeri da record ma avendo ipotecato la vittoria del suo girone già a marzo da mesi ha perso un po’ l’abitudine a gare vere mentre il Messina ha sempre gestito al meglio la tensione, vincendo dieci delle ultime dodici gare ufficiali e conquistando soltanto in extremis il primato nel concentramento più meridionale. Consistente la presenza di supporters giallorossi al seguito, accolti dai tifosi del Vicenza, tradizionalmente vicini.
In avvio Berrettoni serve in profondità Pietribiasi, che appoggia per l’accorrente Cortesi che dal limite calcia, ma il suo tiro viene deviato. Al 7’ D’Aiello dalla distanza calcia di poco sopra la traversa. Sul fronte opposto è invece Cortesi a mettere in apprensione la retroguardia avversaria con un traversone insidioso. All’11’ strepitosa la risposta di Rossi su Ferreira, vicino all’ennesima marcatura di una stagione esaltante sugli sviluppi di un calcio piazzato. Subito dopo proprio su punizione Squillace pesca Maiorano, ma il suo colpo di testa è troppo centrale. Al 14’ nuova conclusione, debole, di Pietribasi, ben più pericoloso al 20’, quando il suo stacco sul traversone di Berrettoni non ha inquadrato di poco lo specchio. I ruoli si invertono poco dopo, quando Berrettoni non riesce però ad imprimere forza al suo diagonale. Match decisamente vivace e godibile. Al 29’ il solito Pietribiasi serve Cenetti, che dai trenta metri fa partire un buon tiro. Bisogna attendere il 36’ per la girata di Semenzato, appena impreciso. Velleitario invece il tentativo da fuori di Bucolo, comunque tra i più positivi. Al 42’ si sblocca il match: determinante sul calcio piazzato conquistato da Proietti la prodezza di Berrettoni, che ha sfruttato un varco creatosi in barriera, beffando il portiere peloritano. Messina in difficoltà: un minuto dopo Semenzato sfiora perfino il raddoppio, ma Lagomarsini questa volta devia in angolo. Squadre al riposo sul punteggio di 1-0.
Dopo l’intervallo subito una novità per i siciliani, con “Re Giorgio” che rimpiazza Caturano. All’8’ il terzo cartellino del match, per Costa Ferreira, che si aggiunge ai gialli per Pepe e Bernardo. In seguito provvedimenti disciplinari anche per Cenetti, che era diffidato e dovrà saltare quindi il ritorno, e Toninelli. Al 15’ pericoloso il cross di Bernardo che non riesce però a trovare alcun compagno. Al 18’ è ancora Berrettoni a sfruttare una topica di Lagomarsini dai venti metri ed a siglare il raddoppio: inatteso l’errore dell’ex estremo difensore del Genoa, tra i grandi protagonisti dell’ultimo biennio. Grassadonia è costretto poi a correre ai ripari, inserendo Cucinotta al posto di D’Aiello, vittima di un infortunio muscolare. Al 28’ subito insidioso anche il neo-entrato Guccione sul traversone dello scatenato Berrettoni. L’ultima mossa dell’ex trainer della Paganese è rappresentata dall’ingresso di De Vena al posto di Bernardo. Ma al 33’ è ancora Pietribasi a pungere, con un colpo di tacco su assist di Guccione. Al 36’ arriva anche l’espulsione di Pepe, che dovrà ovviamente saltare il match del San Filippo. Al 39’ su punizione di Maiorano, Rossi non si fa sorprendere e ribatte con i pugni. Nuovo avvicendamento operato da Petrone, che lancia Stevanin per Semenzato. Assegnati quattro minuti di recupero, ma il Messina riesce soltanto a conquistare un paio di corner e ad evitare guai peggiori, nonostante l’inferiorità. I vicentini si confermano quindi implacabili al “Rino Mercante” di Bassano del Grappa, ma i peloritani confidano sul calore del “San Filippo” per centrare l’ennesima impresa nel ritorno.
Bassano Virtus – ACR Messina 2-0
Marcatore: al 42’ pt ed al 18’ st Berrettoni (B).
Bassano Virtus: Rossi, Toninelli, Nicola Bizzotto, Cenetti, Pelagatti, Zanella, Cortesi (20’ st Guccione), Proietti, Pietribasi, Berrettoni, Semenzato (41’ st Stevanin). A disposizione: Lombardi, Scrosta, Maran, Trento, Stefano Bizzotto. Allenatore: Mario Petrone.
ACR Messina: Lagomarsini, Guerriera, Silvestri, Bucolo, D’Aiello (21’ st Cucinotta), Pepe, Caturano (1’ st Corona), Maiorano, Bernardo (31’ st De Vena), Costa Ferreira, Squillace. A disposizione: Iuliano, Ignoffo, Simonetti, Pagliaroli. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Arbitro: Andrea Tardino di Milano.
Assistenti: Nicola Croce di Fermo e Lucia Abruzzese di Foggia.
Note – Espulso al 36’ st Pepe (M). Ammoniti: al 21’ pt Pepe (M), al 40’ pt Bernardo (M), all’8 st Costa Ferreira (M), al 10’ st Cenetti (B), al 12’ st Toninelli (B), al 19’ st Berrettoni (B), al 26’ st Squillace (M). Corner: 3-3. Recupero: 1’ pt e 4’ st.