Il delegato del CONI Messina Alessandro Arcigli era l’ospite d’onore della riunione tecnica del Baskin, progetto di pallacanestro inclusiva portato avanti dalla società del Castanea Basket e dal partner Ssr. Questo il pensiero del responsabile tecnico FITET e uomo del Comitato Olimpico provinciale.
“Avevo promesso da diverso tempo questa visita in palestra e so di essere colpevolmente in ritardo ma sono entusiasta perchè mi aspettavo di vedere proprio tutto questo. Ho visto sport ed inclusione, un binomio sempre più inscindibile, oggi in campo sono scesi sia disabili che non disabili. I primi di diversa tipologia alla presenza dei propri familiari e consapevoli di stare progressivamente migliorando le proprie abilità fisiche, tecniche, psicologiche e motivazionali. Vedo onestamente una palestra piena di atleti e non di disabili, la disabilità viene messa da parte ed è l’abilità che fa capolino”.
Il superamento delle barriere architettoniche è la base per una società civile. Depositaria di un ruolo così rilevante deve essere anche il Coni, istituzione che per eccellenza cura il potenziamento e lo sviluppo dell’attività sportiva in genere.
“Le progettualità del CONI insieme al MIUR sono molteplici. Siamo parte attiva, lo sport deve essere garantito a tutti, a tutti i bambini che frequentano le scuole primarie dei quartieri a rischio. Curiamo un progetto denominato “Sport di classe” che coinvolge bambini di quarta e quinta elementare. Stiamo da sempre vicini al mondo della scuola ma poi sono gli uomini che fanno la differenza, noto una professionalità di ottimo livello, i nostri tecnici sono validi e la loro professionalità va coniugata con l’amore di chi sta dedicando il proprio tempo agli altri. La mia gioia si trasmette nel viso di chi pratica sport animato da sentimenti puri e disinteressati”.
Garantire la pratica sportiva a tutti, in età scolare e non, questo è il principale obiettivo che Arcigli e con lui il Comitato Olimpico di Messina persegue.
“Il professor Cassalia, presente con me, mi ricordava che in un anno dalla mia nomina da parte del Coni il lavoro fatto è stato ingente. Lo sport va considerato un mezzo e non il fine della nostra attività. Tendiamo ad ottenere obiettivi di inclusione coi progetti del FAMI che tendono ad includere minori non accompagnati dentro le nostre società sportive cittadine (oltre 130 migranti si contano a Messina, ndc), l’inclusione scolastica come sport diritto per tutti con diverse progettualità che riuniscono tre federazioni. E’ fondamentale spendersi per agevolare la socializzazione delle fasce deboli della nostra società che sono in costante aumento perchè oltre alle fasce deboli propriamente dette molta fetta di popolazione non riesce a sopportare i costi della pratica sportiva. Anche a livello europeo il coro unanime è quello che lo sport deve essere condiviso, specie da chi ne ha più bisogno”.
Chiusura riservata al prof. Pasquale Cassalia che loda giornate così importanti, spese in palestra con finalità meritorie e dedicate a giovani sportivi pieni di vita: “Lo sport è un potente mezzo di inclusione sociale, non ha nulla a che vedere con la pratica sportiva diffusa e promossa dai media. La vera essenza dello sport è questa, l’integrazione tra disabili e normodotati fa tremare le gambe ed è veicolata dal Coni di Messina che si fregia di avere un delegato come Arcigli anche responsabile tecnico della Nazionale Italiana di tennistavolo. Sentire la sua preparazione coi ragazzi emoziona e da speranza in un’accezione in modo più inclusivo e foriera di buoni propositi. Oggi ho notato in palestra grande ardore da parte dei presenti, il piacere di inseguire la vittoria con canestri realizzati dalla carrozzina e penetrazioni concluse in terzo tempo. Un plauso a questi ragazzi”.