Pallacanestro

Basket School, Mazzù: “Promossi al terzo tentativo. Ripartiamo da coach Sidoti”

Il Basket School ha conquistato la serie B, raggiungendo dopo qualche settimana il Castanea e una provincia con società molto attive (dalla Svincolati Milazzo all’Orsa Barcellona). Messina proverà a mostrare la sua voglia di ritornare a certi livelli. A sottolinearlo ai microfoni di “Reggioacanestro” il dirigente peloritano Clemente Mazzù: “Il reperimento delle risorse finanziarie risulta fondamentale, considerato che la città dovrà sostenere due realtà locali ad un livello importante e ben cinque a livello provinciale. Sicuramente questo gruppo dirigenziale dal 2014 ha sempre cercato di alzare l’asticella e adesso al terzo tentativo ha coronato il sogno del raggiungimento della categoria superiore”. 

La bella cornice di pubblico del PalaMili (foto Giovanni Mazzullo)

Oltre al dato tecnico occorrerà organizzarsi al meglio anche fuori dal campo, a livello logistico: “La presenza di un unico giocatore straniero a fronte di soli atleti italiani farebbe pensare che sarà una serie B di medio livello ma fare pronostici è impresa improba. Il mercato cambierà tanto, la B nazionale proporrà soltanto due gironi e la scelta fisiologicamente si restringe. Molti atleti dovranno accettare le richieste della B Interregionale mentre anche a livello di impegno logistico sarà richiesto un surplus di allenamenti ai giocatori. Occorreranno numerose valutazioni con le nuove regole che implementeranno il parco di atleti italiani dopo anni di oggettiva flessione numerica e qualitativa. Regole che negli ultimi anni hanno limitato e frenato le stesse ambizioni dei giocatori”. 

Una promozione responsabilizza i dirigenti anche in vista delle mosse societarie future. In attesa dei primi aspetti tecnici, l’individuazione della conduzione tecnico sarà invece una formalità: “Aver visto tante persone in lacrime al termine della gara unitamente alla gioia dei bambini sugli spalti non ha prezzo. Sono cose che ti danno la voglia di proseguire nonostante regole astruse e cervellotiche che spesso rappresentano un freno. Ho seguito gli ultimi due atti della stagione sportiva in grande sofferenza, temendo oltremodo per l’infortunio di Mancasola. I ragazzi, però, si sono caricati la squadra sulle spalle pur in sofferenza fisica per i numerosi impegni ravvicinati. Coach Sidoti non ha bisogno di apporre alcuna firma, oltre il valore tecnico indiscutibile è una persona che ha una passione smisurata. Non occorre alcun contratto: sarà lui il condottiero con il quale costruiremo la squadra. È la prima pedina del mosaico”.

Daniele Straface

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