La nuova proprietà del Messina è finita nell’occhio del ciclone dopo le prime, fondamentali, scadenze economiche disattese. Il presidente Stefano Alaimo ha rinviato sine die la conferenza stampa convocata in precedenza. Evidentemente dalla Francia non sono arrivati ancora segnali chiari sul futuro, che gli consentissero di parlare alla città, al di là dei problemi di salute addotti come motivo del rinvio dell’incontro.
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Il ceo dell’Aad Invest Group Doudou Cissè nella nota stampa diramata in francese dalla fiduciaria lussemburghese ha annunciato il suo ritorno in città, senza indicare ancora una data. Dopo il colloquio con i calciatori, che hanno indetto una conferenza stampa per manifestare il loro disappunto per il mancato pagamento dei contributi, non vi sarebbero stati ulteriori contatti. In giornata neppure il sindaco Federico Basile è riuscito ad interfacciarsi con la proprietà del club. I telefoni insomma squillano invano.
Il primo cittadino, dopo le precedenti ore di riflessione, ha rotto gli indugi, probabilmente anche in virtù delle tante sollecitazioni arrivate dalla piazza. Da qui la decisione di interfacciarsi con la principale figura dirigenziale operativa sul territorio. “Nel tardo pomeriggio ho avuto un confronto con il direttore sportivo dell’Acr Messina Domenico Roma. Venerdì mattina ci incontreremo per approfondire il percorso di dialogo già annunciato, con l’obiettivo di salvaguardare la squadra e il valore che essa rappresenta per la città” ha scritto il primo cittadino sui social.
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Il primo obiettivo è limitare la portata e le conseguenze della penalizzazione, che secondo il legale Mattia Grassani, tra i principali esperti di diritto sportivo in Italia, dovrebbe essere limitata a due punti, trattandosi del primo inadempimento da parte del club, a patto che tutti gli altri passaggi siano stati rispettati. Non va dimenticato infatti che una Commissione sulle acquisizioni e le partecipazioni societarie e la Covisoc valuteranno il passaggio di quote tra l’ex presidente Pietro Sciotto e l’Aad Invest Group, che peraltro non dovrebbe onorare le scadenze previste dall’atto notarile siglato nello studio di Silviero Magno ad inizio gennaio.
Un quadro caotico, mentre lunedì si torna in campo contro il Trapani degli ex Anatriello e Pavone, regina del mercato invernale ma non ancora sul campo. La formazione di Torrente cerca punti fondamentali per non perdere il treno playoff, il Messina linfa vitale per la complicatissima missione salvezza, che potrebbe essere ancora più in salita se Taranto e Turris verranno estromesse: andrebbero in fumo nove punti conquistati sul campo. Ci sono poi ben altri aspetti che Basile dovrà discutere con Roma, come la pianificazione degli ultimi due mesi di campionato.
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“La situazione è delicata” ammette al telefono il sindaco, che sotto traccia valuta l’interlocuzione con altri imprenditori del territorio, già più volte affiancati al club ma mai accordatisi con Sciotto. Dopo gli ultimi silenzi, l’Aad Invest Group dovrebbe dare qualche segnale nelle prossime ore, come aveva invocato anche la squadra. Altrimenti verranno battute altre strade.
“Questa società doveva rilanciare il calcio ma a distanza di un mese si sta rivelando probabilmente fragile” ha aggiunto Basile ai microfoni di Rtp. Il precedente del Deinze in Belgio era significativo ma quel campanello d’allarme è stato messo da parte da una piazza che si è concessa il beneficio del dubbio. Adesso non resta che lanciare le scialuppe di salvataggio in un mare in tempesta.