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Bartocci: “Torrenova è cresciuta tanto con il feeling tra dirigenza e staff”

Il secondo campionato alla guida della Fidelia Torrenova ha confermato le ottime qualità del tecnico Maurizio Bartocci, che ha condotto ad una storica partecipazione ai playoff la formazione gialloblu. In sede di analisi della stagione l’allenatore campano ha rimarcato l’ottimo feeling creatosi con la società, che ha consentito di portare avanti il progetto.

Torrenova
Il ds di Torrenova Fiasconaro e il coach Bartocci

“Dopo aver ottenuto la salvezza nello scorso campionato ho parlato con i dirigenti sulle mie idee di progettazione futura, qualora avessero voluto riconfermarmi alla guida della squadra. Hanno deciso di richiamarmi ed è ripartita una bella storia. Ringrazio Stefano Spirito, che opera bene e preferisce apparire poco, ma ha sempre idee chiare per il bene della squadra. La famiglia Frenis in toto con la propria presenza ha accontentato ogni richiesta mia e di Massimiliano Fiasconaro. Con lui il rapporto va oltre quello professionale, siamo in grande sintonia e amici da più di vent’anni. A tutti loro rivolgo il mio grazie sentito perché hanno cercato di creare qualcosa di bello in città”.

Non è stato un anno semplice, condizionato da numerosi stop di natura fisica e le positività al Covid che non hanno facilitato il lavoro in palestra. La squadra però voleva fortemente dire la sua in campionato: “All’inizio abbiamo avuto diversi problemi fisici, molti giocatori scendevano in campo la domenica pur non allenandosi durante gli allenamenti settimanali. Li ringrazio perché hanno sempre stretto i denti e tirato la corda. Gli stop per Covid nei mesi di dicembre e gennaio ci hanno imposto un periodo lungo di stop e riprendere la condizione non è stato affatto facile. Alcuni stop in quel preciso momento ci hanno condizionato nella classifica finale perché ci hanno fatto perdere punti importanti in classifica. Raramente in settimana abbiamo disputato i classici cinque contro cinque per mancanza di atleti e così la domenica in partita provavamo i giochi per la prima volta con tutti gli effettivi”. 

Torrenova
Torrenova si è consolidata nel torneo di B

La crescita societaria è andata di pari passo con quella delle ambizioni personali. Giocare un quarto di finale playoff testimonia come la squadra ormai sia ben sintonizzata in serie B: “Torrenova è partita divertendosi quasi esclusivamente con una dimensione familiare ma si sta strutturando molto bene. Bisogna capire chiaramente che ci sono ruoli e strutture che vanno rispettate, ognuno ricopre la propria casella tra staff, giocatori e dirigenti, al fine di preservare l’economia complessiva del progetto. Questo è molto importante”. 

Altro segreto è aver dato una fisionomia chiara al roster gialloblu con ruoli precisi sul mercato. “Ciascuno possiede la propria idea di squadra, devi essere bravo a muoverti nel pieno rispetto del budget che hai. La mia idea era quella di costruire un asse play-pivot molto importante oltre all’ingresso nel roster di una guardia che trattasse bene la palla quasi come un regista. A contorno abbiamo inserito diversi giovani di belle speranze, talento e motivazione che avessero la voglia di arrivare a un livello più alto”. 

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