E’ di pioggia e di gol il diluvio che porta scompiglio su tutti i campi della Serie D. Il settimo turno, giocato a suon di botta e risposta, cancella infatti parecchi segni sulla classifica. E regala spettacolo – eccetto che per due partite di scacchi ed un rinvio – se tre reti sono il minimo che ogni gara offre sul tabellone.
Si ritrova dunque il Bari, che archivia il primo scontro diretto e passa già alla fase due. Al Locri,da diretta inseguitrice, non basta tener la schiena dritta nel cuore della gara, pur restando a +2 dal treno di squadre che attraversa tutta la classifica.
Le due frenate dei galletti, attutite dall’incastro degli altri risultati, finiscono allora in archivio dopo 10′. Sconfessa le gare il panchina Demiro Pozzebon, che spiazza tutti al primo crocevia per sé e la stagione dei suoi. Con una spaccata lascia infatti di sale il portiere ospite, per il vantaggio. L’ex Catania orchestra numerose azioni in avanti, a cui Pellegrino resiste puntualmente. Il Bari è però rientrato nel proprio ruolo ed al 36′ la gara è definitivamente in discesa: Floriano, di testa, corregge in rete un traversone di Piovanello. E’ 2-0.
Nella ripresa il copione non cambia. Il portiere dei granata tiene viva la concentrazione dei suoi, mentre il Bari sfiora a più riprese il tris. Solo sul gong i granata si scoprono, permettendo a Simeri di spedire in porta un delizioso pallone servito da Neglia ed ai galletti di salire a 3 punti sulla Nocerina.
Ad inseguire, adesso, ci sono infatti i bad boys di mister Viscido, che al grande morale della partenza sprint sommano la buona sorte nelle pieghe del calendario, per salire a 14 punti. L’Igea Virtus, all’esordio di Giacomo Tedesco in panchina, tiene però per 40′.
Simonetti, su calcio di rigore, segna il vantaggio, che non basta a tenere sotto controllo il match. Dopo l’intervallo è immediato il pareggio ad opera di Le Piane, che tradisce però i giallorossi. Al 60′ lo score è già sul 2-1, con un colpo sotto di Ruggiero che paralizza gli ospiti, dando fiato alla favola rossonera. L’Igea Virtus, terzultima, resta inchiodata ad un campionato parallelo.
Ma dai play-off ai play-out è tutta un’unica storia, con ben 9 formazioni racchiuse nel giro di 2 punti. Le outsider Acireale e Sancataldese perdono infatti l’entusiasmo e restano a guardare gli exploit di chi era partito a rilento.
Se i verdeamaranto restano imbrigliati nella rete del Città di Messina, che incassa un altro 0-0 e non è più da solo ad occupare l’ultimo posto, gli etnei scendono in campo troppo tardi.
Fa e disfa la gara dei granata proprio la Cittanovese, che strappa a freddo e legittima la vittoria nel finale. Sotto il diluvio, Ficara la sblocca già al 13′. L’Acireale accusa il colpo ed allo scoccare della mezz’ora Scoppetta raddoppia. La furia dei giallorossi si acquieta però troppo presto ed ecco che gli uomini di Breve prendono campo. La reazione è lenta e crescente, fino al gol di Campanaro che dimezza il passivo al 66′. Leotta riporta i conti in pari 8′ più tardi, ma il pari ha consumato le energie degli acesi. A 4′ dal termine Sapone spedisce in rete il pallone del 3-2, che proietta i calabresi a 11 punti.
Con maggiore fatica avanza, accanto ai giallorossi, anche il Gela. Gli azzurri, in soli 90′, aggravano ed alleviano la crisi, prima di fare sul serio e sbarazzarsi del Rotonda. Per tornare alla vittoria, insomma, l’undici nisseno ha bisogno deve incrociare la principale cenerentola del torneo, che pure rimonta il primo vantaggio nisseno, prima di incassare la sesta sconfitta consecutiva.
Dieme, al 9′, sblocca la gara. I lucani sfoderano dunque l’orgoglio, rimontando il parziale con Trombino ed Alassani tra il 22′ ed il 26′. Il Gela fatica a reagire, fin quanto Alma, sul finire del primo tempo, fissa il 2-2. La ripresa è un grattacapo, per l’undici di Karel Zeman. Soltanto un’altra intuizione di Alma riporta avanti gli azzurri, che soltanto all’85 mettono a segno con Sowe il definitivo 2-4.
L’exploit più convincente è quindi quello del Portici, che balza a quota 11 tenendo il Troina fuori dalla ressa del centro classifica. Gli ennesi assistono colpevolmente inermi alla buona prova dei vesuviani, che già al 19′ conquistano un calcio di rigore. Sorrentino veste ancora i panni da trascinatore, ma non si accontenta di realizzare dagli 11 metri. Al 40′ l’attaccante campano firma infatti il raddoppio, con suo nono gol in stagione. Nella ripresa i siciliani reagiscono, portandosi sull’1-2 con Fiore, prima di restare in inferiorità numerica. Al Portici non resta che amministrare, mentre i rossoblù rimangono fermi ad 8 punti.
A scacchi giocano invece Marsala e Turris, che stemperano un ottimo momento di forma con uno 0-0 che le mantiene a 2 punti dai play-off. E’ un’occasione mancata per i trapanesi, che avevano messo a repentaglio l’imbattibilità del Bari una settimana fa, quanto per i corallini, che frenano il rilancio sulla mini-scalata dal -2 di partenza fino alle prime file.
E rischia l’imbattibilità anche la Palmese, che si concede in due occasioni al Roccella pur cavando un punto dalla ricorsa nella ripresa. Sul campo degli jonici, i neroverdi partono comunque forte ed al 20′ trovano con Colivà la palla del vantaggio. Il bisogno di punti si sente però di più dalla parte della formazione di Giampà, che in soli 3′ ribalta il parziale. Prima Sicurella, poi Catalano salgono in cattedra e mandano tutti al riposo sul 2-1. Il secondo tempo è una montagna da scalare per gli ospiti, che solo al 34′ pareggiano con Mistretta e difendono il pari fino al termine.
Dopo lo stop imposto dal maltempo, l’ACR Messina tornerà in campo a Locri tra sette giorni, rinviando l’esordio in casa di mister Biagioni. Il Castrovillari supera la trasferta a vuoto sullo stretto ospitando la Sancataldese. Il Bari è alla prova Acireale, mentre in Portici-Nocerina è compito del fattore derby far chiarezza nella schiera delle outisider.