Il direttore sportivo del Fc Messina Cesar Grabinski ha annunciato che il suo connazionale, l’attaccante argentino Hernan Barcos, non indosserà la maglia del Fc Messina: “Non rappresenta una sconfitta. Io dopo vent’anni in Italia sono ancora extracomunitario e servivano troppi documenti per riuscire a farlo giocare qui. Lottare due mesi e mezzo contro la burocrazia non è bastato. Devo ringraziare tutti all’interno del club per avere provato a tesserarlo ma il percorso ad oggi non era concluso”.
La lunga attesa ha convinto il calciatore sudamericano a valutare altre offerte: “È normale che un profilo importante come lui attiri molti club. Il suo cellulare squillava sempre: a Messina si è trovato molto bene, ma nel frattempo gli sono arrivate numerose offerte, anche dall’Australia, e dopo diversi rifiuti alla fine ha cominciato a prendere informazioni su un club della serie A portoghese. Non potevamo concorrere con questa destinazione perché in Italia la situazione non si sblocca. Là invece dovrebbe essere tesserabile fin da subito, perché c’è differenza tra professionismo e dilettanti”.
Le parti si salutano senza rancore, anche perché il Covid ha reso ancora più complicato l’iter finalizzato alla formazione della sua posizione: “Hernan è rimasto due mesi e mezzo a Messina ad attendere uno spiraglio. Lo ringrazio, ma un profilo del genere non puoi trattenerlo a lungo senza farlo giocare. L’Argentina non ha rinnovato il trattato con l’Italia per il 2020 a causa del Covid e questo complica l’arrivo dei miei concittadini sul suolo italiano. Mi aspettavo che potesse firmare come era accaduto l’anno scorso con Coria, ma non è successo. Non ci siamo riusciti, ma non rimpiango nulla”.
Grabinski smentisce invece la sussistenza di problematiche di natura economica: “Assolutamente no, anche perché Barcos altrimenti non sarebbe mai sceso in serie D. Non ha bisogno di lucrare contratti: la sua carriera parla chiaro e ha già raggiunto grandi risultati. Non è facile digerire questo addio ma guardiamo avanti e anzi se ci sarà un’altra occasione per un grande acquisto come Barcos o Ledesma ci proveremo nuovamente. Eventualmente prima ci documenteremo a dovere dal punto di vista burocratico”.
Grabinski ha commentato poi il successo con il Cittanova, agevolato anche da qualche fischio arbitrale: “Sappiamo che non stiamo esprimendo un bel calcio ma contava conquistare i tre punti. È un campionato tosto, in cui nessuna gara sarà semplice. Loro erano reduci da tre sconfitte ma sono una bella squadra, che gioca bene. Gli episodi sono come sempre decisivi: non voglio giudicare il rigore perché ero lontano dal campo e le espulsioni non le ho capite. Indubbiamente ci hanno favorito e dato una mano, ma noi abbiamo comunque gestito bene il pallone”.
L’ex attaccante spera che la squadra possa ritrovare lo smalto perduto: “Se non giochi, trovare gli equilibri che vuole mister Rigoli non è assolutamente facile. Abbiamo disputato soltanto due partite negli ultimi due mesi, per cui questo testimonia le difficoltà che si possono incontrare in tempo di Covid. Rispetto a domenica abbiamo già fatto meglio ma ancora ci serve tempo perché allenarci tra di noi non può bastare per acquisire il ritmo partita. Abbiamo vinto e contava quello, per l’estetica ci sarà tempo. Spero soltanto che da adesso in avanti potremo farlo con più continuità, senza altre soste forzate”.