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Barcellona, pubblico e compattezza di squadra le due armi per sognare. Pinton: “Il gruppo l’arma in più”

Due indizi non fanno una prova ma rappresentano certamente un buon tesoretto da difendere in vista del rush finale di stagione. Vicinanza del pubblico e quadratura di squadra sono infatti le due voci che colorano di rosa l’orizzonte del team del presidente Immacolato Bonina, lui che più di tutti in questi giorni invocava l’aiuto del pubblico che era in chiara flessione nell’ultimo periodo.

L'esultanza a fine gara dei giocatori di Barcellona
L’esultanza a fine gara dei giocatori di Barcellona

In un PalAlberti colorato, festoso e rumoroso come non mai in questa stagione, (superata a pieni voti l’iniziativa di indire la “giornata giallorossa”, ndc) la Sigma Barcellona ha vinto un autentico spareggio per la conquista dei playoff, traguardo quasi certo con tre giornate d’anticipo, considerato i quattro punti di vantaggio dei ragazzi di coach Marco Calvani sull’ottava classificata. Eppure, come era lecito attendersi, il contesto sportivo non è passato in secondo piano, tutt’altro, infatti la sfida con la Tezenis Verona, forte di sette successi consecutivi,  è stata risolta dopo un lungo inseguimento, partito dal meno sedici toccato nel secondo quarto, quando la squadra scaligera di coach Alessandro Ramagli ha messo paura al pubblico di casa con un gioco a memoria e finalizzato dalla coppia di americani Smith-Taylor (45 punti in due ed in campo a testa per oltre 33 minuti), tra le più competitive dell’intera categoria di Lega Gold. La squadra giallorossa, però, forte della sconfitta beffa dell’andata è stata brava a crederci sempre, chiudere con cinque punti di svantaggio il primo tempo e lanciare il guanto di sfida nel secondo, che ha sancito la rinascita della Sigma e probabilmente dell’intera stagione di Collins e compagni. Più volte ritornata a due-tre punti di svantaggio, a dimostrazione dell’animo combattivo dei ragazzi di casa, la sospirata parità (a quota 71) è arrivata in apertura di ultima frazione grazie ad una rubata del play di Crisfield (19 punti e 22 di valutazione) che ha agevolmente depositato a canestro. I punti esclamativi del successo sono arrivati dal play “di scorta” Pinton, eccellente col suo 100% al tiro (3/3 da tre e 4/4 ai liberi) e da Fantoni, autentico leone nel pitturato ed intelligente a sfruttare lo strapotere fisico dopo l’uscita dal campo del diretto avversario Gandini. Da sottolineare inoltre la prova di forza dell’intero gruppo barcellonese al tiro da fuori con l’ottimo 44% (12/27) che ha permesso di piegare la resistenza degli scaligeri. Raggiunta la quota di trentadue punti in classifica sostenere che tutti i problemi siano risolti sarebbe eccessivo, ma l’aver invertito il trend di sconfitte contro le prime della classe (è la seconda affermazione dopo quella del girone d’andata ottenuta con Biella) infonde fiducia in vista dell’ultimo mini tour di stagione, che partirà domenica sul campo della quinta forza Torino, la favorita numero uno alla promozione in fase di pronostici estivi.

Il calore del pubblico del PalAlberti
Il calore del pubblico del PalAlberti

Uno degli uomini cardine del successo della Sigma è stato senza dubbio Mauro Pinton, che col recupero della migliore condizione fisica sta scalando posizioni nelle gerarchie di coach Calvani e che domenica ha prodotto il suo high stagionale di punti (13): “Affrontare una squadra come Verona in striscia aperta di sette successinon era semplice, avevamo bisogno di conquistare certezze in primis per il nostro pubblico, ritornato in massa a sostenerci. E’ da agosto che non ci nascondiamo, lavoriamo per il massimo traguardo e le ambizioni sono immutate nel corso della stagione. Noi ci crediamo”.
Sulla prestazione personale il giocatore veneziano non cerca elogi ma la soddisfazione è tanta per il contributo offerto: “Sono contento perché sono riusciti a dare offensivamente quello che volevo. Le tre triple e il 100% dal campo mi danno fiducia e sono risultate importanti nella rimonta ai nostri avversari. Abbiamo giocato di squadra, passandoci la palla e facendoci trovare pronti sugli scarichi. Ero in grande fiducia e lo si è visto sul parquet. Adesso giocheremo le ultime tre partite stagionali, tutte da playoff, saranno sfide dure ma vogliamo ottenere la certezza matematica dei playoff”.
L’ex Sassari parla anche dei mesi difficili, ad inizio anno è stato fuori per un infortunio ma ripone grande fiducia in vista della volata finale di stagione: “A gennaio sono stato fuori per noie muscolari ed è stato duro riprendere la condizione fisica. Da circa un mese stiamo lavorando con tutti gli effettivi a nostra disposizione, il gruppo è la nostra arma in più, le vittorie alleggeriscono le pressioni dell’ambiente e regalano nuove certezze. Anche nei momenti più bui siamo rimasti uniti come squadra, consapevoli delle nostre qualità”.

Mauro Pinton e Andre Collins festeggiano coi tifosi
Mauro Pinton e Andre Collins festeggiano coi tifosi

Infine il nuovo esame si chiama Manital Torino, una delle tante corazzate del girone che dopo alcune sconfitte in serie domenica ha vinto il derby con Casale e con Barcellona cercherà di difendere il quinto posto in classifica: “Loro, come noi, sognano la serie A1, è la classica partita da playoff. Non ci sono più partite scontate, ogni squadra in questa fase ha un obiettivo, chi lotta per la promozione, chi per accedere ai playoff e per non retrocedere. Sarà una gara tirata, vogliamo riscattare la sconfitta dell’andata e regalare nuove gioie al nostro caloroso pubblico per sbloccarci anche in trasferta (6-7 il trend lontano dal PalAberti, ndc)”.

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