In esclusiva per il portale Pallacanestro Napoli.it il tecnico del Basket Barcellona Giovanni Perdichizzi ha rilasciato diversi spunti di riflessione in vista dell’importante sfida di campionato valida per la sesta giornata del campionato di serie A2 Gold contro la Givova Napoli. L’esperto allenatore di Barcellona ha sottolineato la necessità di tornare al successo da parte della sua squadra dopo due sconfitte consecutive.
“Dopo la preparazione pre-campionato e le vicissitudini estive il fatto di essere ripartiti è per noi già una vittoria. Il calendario non è stato benevolo ma tutto sommato può essere considerato un vantaggio affrontare subito le squadre più attrezzate. Veniamo da due sconfitte ma sia a Ferentino che in casa contro Casale Monferrato per 25-30 minuti abbiamo giocato un’ottima gara, poi son stati anche gli episodi a deciderla. Devo ammettere che abbiamo anche peccato a rimbalzo offensivo. La serenità che c’era prima di queste due sconfitte, è rimasta intatta. Verremo a Napoli senza nulla da perdere e convinti di poterci giocare la nostra partita”.
A prposito di calendario, Barcellona ha già affrontato in serie tre tra le squadre più accreditate della categoria come Verona, Ferentino e Forlì. Considerando i risultati di questi primi 5 turni anche di squadre come Torino e Napoli, sono cambiate le gerarchie rispetto a prima dell’inizio della stagione?
“Il campo è sempre il giudice supremo, ma è pur vero che bisogna comunque riferirsi ai valori e al budget. Non credo siano cambiate le gerarchie. Verona, Napoli e Torino sono le tre più complete del campionato. Subito a seguire ci sono Ferentino e Forlì, quest’ultima con una situazione particolare ma che può dire la sua quando sarà al completo con l’aggiunta di Antonutti. Queste cinque rimangono le favorite per la vittoria finale e tre di queste sono al di sopra delle altre, tra cui Napoli. Questo è un campionato che negli anni ha dimostrato di regalare tante sorprese, ma alla lunga le squadre con più talento vengono sempre fuori”.
Una valutazione sul roster di Napoli e il lavoro che il coach romano sta svolgendo nella città del Vesuvio?
“Napoli ha un roster di primissimo livello. Ci sono giocatori che da soli o in coppia costano quanto l’intero budget della nostra squadra. Mi viene da pensare a Jackson o ai tanti giocatori italiani di cui dispone. Sappiamo anche che il budget e i soldi spesi non significano vittorie automatiche. Napoli ha un roster completo in tutti i ruoli. Il lavoro del coach è qualcosa che va valutato nel tempo, e la mano di Calvani verrà fuori quando le partite peseranno ancor di più. A Barcellona lo abbiamo provato sulla nostra pelle, quando il primo anno di Legadue abbiamo corso tutta la stagione regolare e siamo usciti al primo turno contro la squadra con cui avevamo sempre fatto fatica. Molto dipende anche dagli accoppiamenti. Sono certo comunque che il lavoro di Calvani si vedrà quando conterà e sono sicuro che Napoli sarà lì a recitare la parte della protagonista”.
Potesse rubare un giocatore alla Givova, chi sceglierebbe?
“C’è solo l’imbarazzo della scelta. Io però sono contento dei miei giocatori e preferisco migliorare il mio e non guardare a quelli delle squadre avversarie. Gli obiettivi delle due squadre sono differenti ed è ovvio che i valori in campo non siano gli stessi”.
Una differenza e un’analogia della squadra di quest’anno con la Sigma che l’anno scorso sbancò il PalaBarbuto (vittoira per 78-86, ndc).
“L’esperienza di quella squadra era completamente differente rispetto a questa. Ora ci sono tanti giovani che partono dalla panchina. Questa è una squadra forse ancor più allenabile, vogliosa di far bene e di dimostrare domenica dopo domenica di potersi giocare ogni partita. Quella era una squadra più esperta, con altri valori tecnici. E sono sicuro che in condizioni di maggiore tranquillità avrebbe potuto dire la sua ancor più di quanto ha fatto”.
Dovesse fare una promessa ai suoi tifosi, quale obiettivo riterrebbe alla reale portata di questa Barcellona?
“La promessa è quella di entrare in campo e dare sempre il 100%, considerando i limiti che abbiamo e le vicissitudini vissute. Il nostro obiettivo non può che essere la salvezza. Vogliamo conquistarla il prima possibile per poi provare a toglierci qualche soddisfazione”.