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Barcellona, la fiducia di Alizzi: “Abbiamo un’identità. Cruciali le prossime quattro gare”

Ha cominciato al meglio il suo 2016 il Barcellona PG, che nel turno dell’Epifania, quanto al campionato di Promozione, si è fatto corsaro sul campo della capolista Sant’Agata. La squadra del presidente Peppe Alizzi ha, infatti, vinto per 2-1 al “Ciccino Micale”, muovendo ancora la classifica in direzione playoff. E così il massimo dirigente biancazzurro, ex calciatore con sulle spalle un pezzo di storia dell’Igea Virtus, guarda fiducioso al futuro dei suoi ragazzi. Ma ne parliamo proprio con lui in questa intervista ai microfoni di Messina Sportiva.

La formazione del Barcellona PG
Una formazione del Barcellona Pozzo di Gotto

Presidente, l’ultima partita vi ha regalato una vittoria molto importante, forse inaspettata. Qual è stato il grande pregio della tua squadra nell’affrontare la capolista?
Tutti davano per scontata una vittoria del Sant’Agata. Noi, ricordando sempre che le partite iniziano dallo 0-0, abbiamo giocato al meglio delle nostre possibilità, credendo nella vittoria. Cosa ha fatto la differenza? La testa, senza dubbio. Se questa partita fosse stata giocata qualche mese fa, probabilmente non l’avremmo chiusa in undici, né l’avremmo retta da altri punti di vista. A Capo D’Orlando i ragazzi sono stati impeccabili dal punto di vista tecnico-tattico, mantenendo la calma nei momenti più duri. Abbiamo tenuto testa al Sant’Agata con grande concentrazione, gettando il cuore oltre l’ostacolo.

Giuseppe Alizzi
Giuseppe Alizzi in versione calciatore, in uno scatto che risale a qualche stagione addietro

Dai risultati del girone d’andata capiamo che il Barcellona si esalta spesso contro le grandi squadre. Manca poco cinismo, invece, in altre gare.
Questo risultato va a rimarcare una strana tendenza del Barcellona, così come l’equilibrio che governa il campionato. Abbiamo infatti vinto contro le prime due forze del campionato, infliggendo al Torregrotta quella che finora è la sua unica sconfitta. Il rovescio della medaglia sono però le sconfitte contro chi in classifica sta peggio, vedi Messana, Pistunina, Merì e Sinagra. Non posso non considerare che le prime tre sono arrivate nel nostro peggior momento, mentre quella di Sinagra, alla vigilia della sosta, non è un caso, perché credo che più squadre cadranno al “Barone Salleo”, vittime di una squadra molto tosta in casa.

Mister Granata è entusiasta del suo gruppo e ha già dichiarato di ambire ai playoff. Secondo te ci sono le condizioni perché questo sogno si realizzi?

Alizzi ha spesso elogiato il tecnico Benedetto Granata, artefice della consistente rimonta in classifica
Alizzi ha spesso elogiato il tecnico Benedetto Granata, artefice della consistente rimonta in classifica

Sarebbe un miracolo sportivo centrare un posto utile per disputare i playoff. Abbiamo, appunto, un handicap notevole in questo senso. Con la vecchia gestione, abbiamo conquistato solo 2 punti in ben 6 partite.  E’, insomma, come se il nostro campionato fosse cominciato dalla settima giornata in poi. Raggiungere anche la quinta posizione, escludendo la falsa partenza, sarebbe mantenere una media punti uguale a chi vince il campionato. Ciò non toglie che il Barcellona ha, secondo me, le potenzialità per giocarsela con tutti, specie se nella condizione di mercoledì. Sono abbastanza fiducioso. Adesso è chiaro che saranno cruciali le prossime quattro partite. Ci serviranno per capire chi siamo, dove possiamo arrivare. Sabato affronteremo il Pistunina e non è mai semplice lottare contro una squadra che non ha nulla da perdere.  Affrontiamo comunque tutte le gare con lo stesso atteggiamento. Serenità è la parola d’ordine, perché sappiamo che se giochiamo come sappiamo fare, ogni nostro avversario va in difficoltà. Dal canto mio posso dire che la squadra ha un’identità, esprime bel gioco. Non mi spiego, per esempio, come abbia fatto Benedetto Granata, allenatore eccellente che tanto ci sta aiutando, a restare senza una squadra ad inizio stagione.

Florio e Piccolo nella sfida tra Sinagra e Barcellona
Florio e Piccolo nella sfida tra Sinagra e Barcellona

Chiudiamo con un accenno sul campionato che stai vivendo. Ti chiedo se c’è qualche squadra che ti è piaciuta e sei contento del livello tecnico che hai modo di osservare partita dopo partita.
Mi ha impressionato il Torregrotta. E’ una squadra ben messa in campo, che ha tante idee da sfruttare e che gioca la palla, con azioni manovrate, in ogni situazione. Giunta ha a disposizione elementi capaci di spostare gli equilibri, ma la base forte è di ragazzi, che sono la forza della società rossoblu specie se provenienti dal settore giovanile. Poi mi è piaciuto il Sinagra negli ultimi venti minuti giocati contro di noi. Forse la squadra più bella mi è sembrata proprio il Barcellona, nella gara giocata contro il Città di Messina e vinta per 4-2, dopo una schiacciante superiorità che ci aveva portato sul 4-0. Il campionato è quindi altamente competitivo e non me lo aspettavo così. Qualcosa cambierà, forse grazie al mercato. Ci sono stati rinforzi importanti in alcune squadre, mentre noi abbiamo semplicemente salutato giocatori esperti, che non rientravano nei nostri piani, rimpiazzandoli con alcuni giovani, a mio avviso tutti di qualità.

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