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Barcellona, Grilli e la stagione della rifondazione. “Tante incognite, noi saremo la mina vagante”

Ad inizio agosto Daniele Grilli è diventato ufficialmente un giocatore del Basket Barcellona. L’accordo col tiratore romano, cresciuto nel settore giovanile della Tiber Roma, ha innalzato sensibilmente il tasso tecnico del roster giallorosso che non nasconde ambizioni di primato.

Nel 2014 probabilmente l’esperienza più significativa, essendo approdato nella gloriosa Fortitudo Bologna e, successivamente, alla Virtus Cassino, sempre in Serie B, dove si è fermato per una stagione e mezza e diventato un punto di riferimento per la squadra.
Adesso in quattro mesi ha conquistato tutti sulle sponde del Longano con medie ragguardevoli (17 punti di media, tra i migliori del girone C in 35 minuti d’impiego e 4 assist) e la carica del leader designato che fa sognare i tifosi.

Grilli a colloquio con gli arbitri (foto Caracciolo)
Grilli a colloquio con gli arbitri (foto Caracciolo)

Grilli alla viglia del primo impegno agonistico del 2017 dall’alto della sua esperienza non si sottrae a questo ruolo anche se riconosce che in una squadra l’importanza del singolo viene in secondo piano rispetto a quella del collettivo.

“Ci attendono due gare in quattro giorni a partire dalla sfida casalinga con Viterbo e poi chiuderemo questo girone d’andata. Sappiamo di essere una squadra giovane, lo avevamo appurato già nella pre season ma stiamo crescendo di partita in partita. Nessuno dopo tredici giornate si aspettava un cammino del genere (quinto posto a quattro punti dal terzo, ndc) che poteva essere ancora più sensazionale se avessimo evitato qualche sconfitta che però può starci. Barcellona sta dimostrando di potersela giocare contro tutti come dimostrano i successi con Palestrina, Cassino, Valmontone e Napoli, le big del girone. Anche in trasferta sappiamo dire la nostra e confidiamo nell’apporto del nostro pubblico, il vero sesto uomo sempre decisivo. Vedo un ambiente positivo, propositivo e la voglia di rimettersi in gioco è immutata con un tifo incessante”.

Spauracchio delle difese avversarie, le cifre del cecchino laziale sono in costante crescita, segno che la guardia si trova a suo agio nel gioco dello scacchiere giallorosso.

“Non voglio parlare di me, spero lo facciano all’esterno, Barcellona mi ha preso affidandomi un ruolo fondamentale nel gioco e per creare equilibrio in squadra. Si lavora a questo già dal lunedì precedente la partita ma penso più che a me stesso al collettivo. Ti stimola molto giocare davanti anche a 2000 persone, spero che il dato possa aumentare ma dipende da noi dare il 1110% in camp, se lo faremo i risultati arriveranno di conseguenza”.

Saluto al pubblico (foto Caracciolo)
Saluto al pubblico (foto Caracciolo)

Due sfide in pochi giorni, Viterbo e Catanzaro, attendono Barcellona. Tante le insidie nei primi impegni dopo la sosta.
“Serve la massima concentrazione possibile, Viterbo è una squadra giovane con pochi punti ma sempre da rispettare. La sosta va gestita sempre con oculatezza, quattro giorni dopo giocheremo a Catanzaro una gara che si prospetta molto intensa. Dopo quella gara potremo finalmente tirare le prime somme”.

Il rapporto con il coach serbo Nisic si rafforza ogni giorno di più. Molte le novità anche per un giocatore molto esperto come Grilli che indica le principali rivali nella lotta al vertice.

“Lui ha tante idee e le esprime con estrema chiarezza. Io sono meticoloso ma venivo etichettato semplicemente come tiratore ma con lui ho capito che sono molte altre le cose che possono fare la differenza nel gioco ed in una gara, ad esempio come servi coi tempi giusti il compagno o come sfrutti un pick and roll. Vogliamo fare bene ma sulla nostra strada sono tante le formazioni di spessore, vedo Valmontone che ha un roster con tanti giocatori che hanno vinto queste categorie. Poi incrociare nella post season il girone D aumenterà le difficoltà, Montegranaro ad esempio può essere cliente scomodo per tutti. Poi dico che ci siamo anche noi e tutti dovranno fare i conti con noi. Il gruppo è sano, la squadra sta bene insieme. Vogliamo dare l’anima per la città , lo sport insegna che spesso i risultati inattesi sono anche i più belli da conquistare e preservare”.       

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