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Messina

Barcellona e l’Igea omaggiano ancora Fiorello, a due anni dalla sua morte

In occasione del secondo anniversario della scomparsa dell’amato Fiorello, una rappresentanza dei tifosi e della dirigenza dell’Igea 1946 ha voluto ricordare colui che, a tutti gli effetti, era, è e sarà un’icona giallorossa.

Fiorello
Lo striscione dedicato a Fiorello

Gli ultras hanno deposto uno striscione e un mazzo di fiori all’esterno dello stadio, mentre la dirigenza igeana, rappresentata dal presidente Stefano Barresi, dal suo vice Marco De Pasquale e del direttore sportivo Pippo Accetta, ha ricordato Fiorello collocando un mazzo di fiori sotto il quadro in sua memoria, donato dall’artista Paola Pietrafitta e installato lo scorso anno proprio all’ingresso degli spogliatoi del “D’Alcontres Barone”.

Antonio Bucolo era lo storico magazziniere dell’Igea Virtus e “uomo simbolo” dello spogliatoio giallorosso, scomparso ad appena 43 anni il 25 gennaio 2019. Chiunque sia stato almeno una volta al “D’Alcontres”, anche tra gli avversari, non ha potuto fare a meno di notarlo, anche per le caratteristiche e coreografiche esultanze.

Fiorello
La maglia dell’Igea Virtus sul feretro di Fiorello

Per la sua fedeltà ai colori barcellonesi, ha rappresentato un po’ quello che a Messina è avvenuto con il mitico massaggiatore Ciccio Currò ed era comunque un rappresentante di un calcio romantico, ormai sempre più difficile da scovare in stadi sempre meno calorosi.

Due anni fa, dopo i funerali, Barcellona lo salutò con un commovente ultimo giro di campo allo stadio. La tifoseria organizzata, riunitasi per l’occasione, lo aspettò in gradinata, mentre il suo feretro entrava nella pista d’atletica. Applausi a scena aperta e fuochi d’artificio, come per un vero beniamino. “Salta con noi, Antonio Fiorello” si cantava per festeggiare ogni vittoria casalinga. Ecco perché il ricordo e l’affetto di dirigenti, calciatori, tifosi e avversari restano immutati.

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