Chi si aspettava una conferenza stampa che chiarisse definitivamente il futuro della massima espressione cestistica cittadina, ovveroi il Basket Barcellona, alla fine, è rimasto deluso. La conferenza stampa convocata stamattina dal Presidente Immacolato Bonina presso il Centro Sigma di via Milite Ignoto è servita soltanto a conoscere alcuni passaggi che si renderebbero necessari e obbligatori per garantire la partecipazione del club al prossimo campionato di Serie A2 Gold. Bonina ha voluto incontrare la stampa per fare chiarezza sulla post season giallorossa, fino a questo momento caratterizzata soltanto dal silenzio. Un silenzio rotto lunedì sera, quando un comunicato ufficiale ha annunciato la convocazione dell’incontro odierno che non ha risparmiato attimi di acceso afflato da parte del massimo dirigente.
“Per iscrivere la squadra al campionato servono quattro parametri fondamentali – ha esordito il presidente – Intanto il rapporto ricavo/indebitamento 2014, poi il patrimonio netto positivo che dovrà essere suffragato dall’approvazione del bilancio che dovrebbe avvenire entro la prossima settimana, gli stipendi che risultano saldati fino al 31 marzo scorso (quindi ne mancherebbe uno solo) e, infine, la fidejussione bancaria”.
Secondo Bonina, quindi, la squadra è assolutamente iscrivibile al prossimo campionato: “Ho dato uno sguardo veloce alle carte che mi sono state consegnate otto giorni fa. La squadra è iscrivibile, ma è chiaro che bisogna presentare fidejussione e tassa di iscrizione e poi occorre sedersi attorno a un tavolo per sanare il pregresso dello scorso anno e capire se ci sono le condizioni per continuare. Mi auguro che anche il nuovo sindaco ci dia una mano. Intanto, ho convocato già l’assemblea dei soci e i presenti sono stati soltanto due. Io sono pronto a discutere la situazione e trovare una soluzione”.
In queste settimane, il patron ha anche ricevuto alcune chiamate per la vendita del titolo, alle quali tuttavia avrebbe risposto picche: “Alcuni club mi hanno chiesto il titolo, è vero. Ma io ritengo che sia un patrimonio della città e quindi rimarrà a Barcellona Pozzo di Gotto. Me lo hanno chiesto Udine e una società di serie B che ha offerto uno scambio titoli e un conguaglio di 250 mila euro. Inoltre, anche l’Aquila Palermo ha chiesto informazioni. Io sto conducendo tutti gli adempimenti burocratici e sto analizzando tutto. Al momento, mi manca un interlocutore relativamente alla gestione dello scorso campionato. Per quanto riguarda il futuro, sono disposto a dialogare con tutti per conservare questo meraviglioso giocattolo”. Dichiarazioni interlocutorie, insomma. Certamente. Tutto sembra girare intorno alle risorse finanziarie che, al momento, appaiono come un serio ostacolo tra il Basket Barcellona e la sua attuale categoria di appartenenza.