E’ stata inviata alle 17.01 al legale dell’ACR Giovanni Villari la pec nella quale la cordata di imprenditori interessati a investire nel calcio cittadino ha manifestato formalmente il suo interesse alla partecipazione a un aumento di capitale del Messina. Prevista in particolare la sottoscrizione di sei quote pari, ciascuna, al 12,5% dell’intero capitale sociale. Il 25% restante resterebbe quindi in mano all’attuale proprietà, rappresentata dal presidente Natale Stracuzzi e dai soci Piero Oliveri, Pietro Gugliotta e Antonino Micali.
L’avvocato Bonaventura Candido, al quale si è affidato l’imprenditore del caffè Francesco Barbera, a capo del gruppo di imprenditori, propone una partnership, nel solco del percorso sportivo-societario già avviato con l’obiettivo di dare ulteriore sviluppo al processo di avvicinamento a traguardi sportivi consoni ai fasti di un tempo del calcio messinese. Della cordata – si legge nel documento – fanno parte imprenditori e manager che hanno tutti avuto esperienze nella gestione e/o sponsorizzazione di società sportive dilettantistiche e professionistiche, anche nel mondo del calcio, e hanno conseguito lusinghieri risultati unanimemente riconosciuti. Nello studio del legale erano presenti anche il presidente dell’Atletico Catania Franco Proto (nella foto in alto, di Enrico Di Giacomo, con Barbera e Candido).
Un’operazione complessiva da 1.200.000 €, che rappresenterebbero appunto il 75% del capitale riservato, come si legge nel documento di sette pagine predisposto dallo studio legale Candido. L’attuale proprietà dovrebbe corrispondere la differenza tra i 400.000 € che rappresenterebbero il residuo 25% e gli importi che risulteranno effettivamente versati non oltre il 30 aprile scorso a titolo di prestiti infruttiferi dei soci.
Vi sono però delle consistenti condizioni: Barbera, Proto e soci chiedono che il club venga regolarmente iscritto al prossimo campionato di Lega Pro, senza contenzioni con gli organi federali che possano determinare eventuali penalizzazioni e soprattutto che l’esposizione debitoria compessiva in previsione del prossimo 30 giugno non sia superiore al milione di euro. I potenziali acquirenti chiedono inoltre che non sussistano pendenze con dipendenti, giocatori, consulenti e fornitori.
Fissata anche una serrata crono-scaletta. Il 18 maggio è stato indicato come termine ultimo per la consegna della documentazione e delle informazioni necessarie per eseguire una “Due Diligence”. Il 31 maggio invece rappresenta la data entro la quale l’accordo dovrà essere formalizzato e si dovrà dare esecuzione all’operazione. Richiesto inoltre un “periodo di esclusiva”, che scadrà sempre il 31 maggio prossimo, nel quale le parti non dovranno avviare, proseguire o condurre discussioni, trattative o negoziati con terzi aventi ad oggetto operazioni analoghe riguardanti il club. Allo stesso modo sarà preclusi eventuali atti di disposizione sui beni della società.
Clicca qui per visionare la copia della Manifestazione d’Interesse inviata alla proprietà dell’ACR Messina.