Dopo un approccio con alcuni imprenditori locali, il presidente Pietro Sciotto ha avuto un contatto con i rappresentanti di un gruppo romano. Al momento non c’è una trattativa e il comunicato stampa diramato dal massimo dirigente, a tre giorni dallo sfogo domenicale, è stato eloquente in tal senso. “La società non è in vendita al miglior offerente – ha chiarito l’imprenditore dell’automotive –. Possiamo continuare a farcene carico tranquillamente se mancheranno proposte concrete ed affidabili, che ad oggi non esistono”.
A contattare Sciotto è stato l’avvocato romano Pietro Madonia, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Il suo nome era già noto alle nostre latitudini, dal momento che nel corso del 2010 ricoprì per breve tempo l’incarico di direttore generale dell’Igea Virtus, dopo il disimpegno di Immacolato Bonina. Le fugaci gestioni Criniti, Caminiti e Rendina portarono poi alla scomparsa del club.
A parlare è invece il rappresentante della cordata Stefano Bandini: “Abbiamo avuto un contatto preliminare con Sciotto, per sondare il terreno. L’idea di investire a Messina era maturata già da tempo. Dal momento che domenica la situazione è sembrata precipitare e il presidente ha manifestato l’intenzione di lasciare, il momento ci è sembrato maturo”.
Sciotto avrebbe fissato a quota 385mila euro il valore di un club neonato, totalmente sgravato da debiti, in modo da coprire le spese fin qui sostenute, ed avrebbe richiesto anche una fideiussione a garanzia degli impegni economici previsti nel proseguo della stagione. Bandini però non fa cifre: “Cercheremo di capire meglio quali sono le reali intenzioni della proprietà. Non abbiamo discusso dettagli di natura economica”.
E fin qui non sono filtrati nomi neanche dei componenti della cordata, attiva principalmente nel ramo della ristorazione: “Si tratta di investitori principalmente romani. I nomi? Usciranno fuori soltanto se la trattativa andrà avanti. Alcuni di loro hanno già esperienze come dirigenti nel calcio, di cui sono profondi conoscitori. Altri sono semplici appassionati”.
A fare da tramite tra Sciotto e questi soggetti sarebbe stato l’attuale direttore sportivo: “Fabrizio Ferrigno? Lo conosciamo. Gode della nostra stima ed è una delle motivazioni che potrebbe portarci a trattare il Messina. Un punto a favore del club”.
Proprio nella giornata di mercoledì l’ex dirigente di Milazzo e Paganese ha avuto un lungo colloquio con il presidente Sciotto. Sembra essersi incrinato infatti il suo rapporto con il tecnico Antonio Venuto e il direttore generale Giovanni Carabellò. Le prossime ore chiariranno se una convivenza fra i tre sarà ancora possibile e se dopo i primi approcci proseguiranno anche i contatti in essere tra lo Stretto e la Capitale.