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Messina

Banchieri: “Una gara da Messina. Un po’ imprecisi ma ora lavoriamo più sereni”

Quarto risultato utile per il Messina di Simone Banchieri, ancora imbattuto dal suo arrivo in riva allo Stretto. Il tecnico ha analizzato lo 0-0 del “Vigorito” in sala stampa e ai microfoni di Radio Amore: Vicario e Tordini sono stati pericolosi in avvio. Chiaramente lo è stato anche il Benevento. Sapevamo che loro sono un’ottima squadra ma noi abbiamo mostrato l’atteggiamento giusto, abbiamo sudato la maglia e dimostrato che teniamo alla città e al club”. 

Garofalo
Garofalo tra i più propositivi (foto Giuseppe Scialla)

Dopo il ko di Biella e il ritiro, il tecnico campano Michele Pazienza non ha varato stravolgimenti, sorprendendo un po’ gli ospiti: “Ci aspettavamo che cambiassero qualcosa. Avremmo inserito anche una mezzala se avessero proposto altro. Avevamo visto la partita con la Juve Next Gen. A centrocampo paradossalmente abbiamo fatto meglio noi. Il Benevento? Non devo certo dire io cosa c’è che non va, guardo soltanto in casa nostra”.

Banchieri è orgoglioso della prova dei suoi: “Abbiamo giocato una partita seria, da Messina. È chiaro che abbiamo provato a vincere, non siamo venuti qui soltanto a difendere. Potevamo essere più precisi nell’ultimo passaggio e l’avremmo magari portata a casa. È comunque un punto di partenza, un pareggio che rappresenta un’ottima base per il futuro prossimo”. 

Vicario
La sgroppata di Vicario (foto Giuseppe Scialla)

C’è rammarico per l’immediato infortunio di Chiarella, il cui esordio è durato una manciata di minuti: “Ovviamente ci dispiace perché finalmente stava bene e puntiamo molto su di lui. Lo aspettiamo, deve stare tranquillo, la fiducia è immutata. Fortunatamente avevamo un altro cambio a disposizione e ci siamo subito riorganizzati inserendo Ingrosso”. 

Nel finale, oltre alla girata di Garofalo, si poteva forse sfruttare una supremazia territoriale indotta anche dalle incertezze del Benevento: “Con i tre calci d’angoli finali potevamo anche fare gol. La società mi ha chiamato per cambiare mentalità. Devo ringraziarli, mi hanno messo a mio agio dal primo giorno, stiamo lavorando bene. Non facciamo i falsi modesti: siamo una buonissima squadra ma c’è ancora tanto da fare. Servono sacrificio e sofferenza per uscirne, dobbiamo continuare così”. 

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