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Messina

Banchieri: “Non finalizziamo le palle gol. La società? Viviamo alla giornata”

Il Messina si è bloccato al “Franco Scoglio”, dove non segna da quattro partite, e il tecnico Simone Banchieri è costretto a commentare un’altra delusione cocente, anche se gli alibi non mancano (ben cinque gli assenti): “Purtroppo ci mancavano Crimi, che rappresenta Messina, e Buchel ma anche tanti altri giocatori tra squalifiche e infortuni. La squadra ha comunque creato, ha preso una traversa interna, Dini ha salvato su Costantino, Dell’Aquila ha sfiorato l’incrocio e ci manca probabilmente un rigore in avvio”. 

Toscano e Banchieri
Il saluto fra Toscano e Banchieri (foto Paolo Furrer)

Non è bastata la supremazia territoriale: “Abbiamo giocato quasi tutta la partita nella loro metà campo nonostante la qualità del Catania, che ha cercato di sfruttare le ripartenze. Abbiamo giocato mercoledì e loro no e sembrava ne avessimo più noi. Il risultato ci fa arrabbiare, ci dà veramente fastidio perché ci tenevamo per questa gente che ci applaude fino alla fine e apprezza la voglia di salvare il club nonostante i 13 punti che ci sono stati sottratti, senza che la squadra avesse alcuna responsabilità”. 

Il Catania, da grande squadra, è stato cinico nell’episodio chiave mentre il Messina, Cava a parte, ha realizzato un solo gol in sei gare: “Qualche errore lo abbiamo fatto, soprattutto sul loro gol. Abbiamo giocato con quattro-cinque attaccanti per tanto tempo, mantenendo equilibrio. Non riusciamo a finalizzare tanti cross in area né i cinque corner, che loro invece hanno sfruttato, trovando la rete decisiva. Bisogna essere più cattivi sotto misura e più attenti in area, era un gol evitabile”. 

Dell'Aquila e Gelli
Jimenez sfida Dell’Aquila e Gelli (foto Giovanni Isolino)

Non è bastata la reazione nella ripresa: Lia e Haveri hanno giocato ad un ottimo livello come Garofalo e Petrucci. Con i cambi abbiamo innalzato la qualità, soprattutto con Tordini, che ha offerto una grande prestazione, e De Sena. Dell’Aquila ha avuto un problema fisico, convergeva dalle corsie esterne verso il centro. Ha sfiorato l’incrocio e ha creato i presupposti per il cross di Lia sul quale forse c’era il rigore”. 

Il tecnico ha commentato anche il delicatissimo momento societario: “Non abbiamo nessuna garanzia, pensiamo soltanto al campo. I ragazzi sono fantastici e mi emozionano per quanto danno, sono più forti delle assenze e di questa realtà che ci accompagna. Sudano la maglia e sputano sangue. Della società non sappiamo nulla, cerchiamo di isolarci da questo. Ad aprile ci sono delle scadenze, confidiamo nell’aiuto delle Istituzioni. Viviamo alla giornata, non possiamo fare nulla. Sottolineo che con il ds Roma siamo in sintonia, anche se ho letto alcune cose incredibili su internet”. 

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