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Messina

Banchieri: “Ho visto lo spirito giusto. Dobbiamo dare l’anima per la nostra gente”

Esordio con pareggio per il tecnico Simone Banchieri, che ha commentato la prova di Caserta ai microfoni di Radio Amore-Radio Zenith: “Io sono arrivato da poco però ho trovato un ottimo Messina, che fa gol, che prende un palo interno, colpisce una traversa e ha l’occasione del 2-0. Poi sulla ripartenza abbiamo preso l’1-1″. 

Buchel
Buchel anticipa Vano (foto Giuseppe Scialla)

L’ex Vis Pesaro è soddisfatto per l’abnegazione del gruppo: “Abbiamo saputo attaccare e soffrire da squadra, con l’atteggiamento giusto. I ragazzi hanno dato il 150 per cento. Abbiamo offerto un’ottima prestazione. Ovviamente ci dispiace non avere vinto, era l’obiettivo con cui ci eravamo presentati a Caserta. I ragazzi ci hanno provato in tutti i modi fino al 95esimo contro una squadra forte, che ha avuto le sue occasioni”.

Davvero significativa la prova di Krapikas, che paradossalmente potrebbe salutare per l’offerta del Trapani: “Il nostro portiere è stato bravissimo come il loro su De Sena, che avrebbe potuto cambiare la partita. Sono stati bravi tutti, da Carmine a Marcel, da Davide a Marco. Si è creato molto e si è tirato molto in porta. Non so quante partite finiscono 1-1 con due legni su cui il loro portiere non sarebbe potuto intervenire”. 

tifosi Messina
I bandieroni nel settore ospiti (foto Giuseppe Scialla)

Banchieri ha ringraziato il club per la chiamata: “Sono felicissimo di avere avuto questa opportunità da parte della società, che mi ha accolto benissimo, e del direttore sportivo Domenico Roma. In queste 48 ore ho detto che si può anche giocare male, sbagliare passaggi o altro ma non l’atteggiamento e lo spirito e non hanno mollato mezza palla: è la cosa più importante”.

L’ex Novara si mostra anche pragmatico, proprio come aveva profetizzato l’ex giallorosso Flavio Lazzari: “Quando si prova in tutti i modi a vincere poi non si deve perdere, perché c’era il rischio che accadesse. Per i nostri tifosi, che sono venuti a seguirci e rappresentano una piazza davvero importante, dobbiamo sputare il sangue in campo per una tifoseria. Dobbiamo sudare la maglia e andare forte. Ora torniamo a lavorare fino a che non siamo salvi: dobbiamo tenere la testa sotto in apnea, non c’è altra strada”.

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