Esordio con pareggio per il tecnico Simone Banchieri, che ha commentato la prova di Caserta ai microfoni di Radio Amore-Radio Zenith: “Io sono arrivato da poco però ho trovato un ottimo Messina, che fa gol, che prende un palo interno, colpisce una traversa e ha l’occasione del 2-0. Poi sulla ripartenza abbiamo preso l’1-1″.
L’ex Vis Pesaro è soddisfatto per l’abnegazione del gruppo: “Abbiamo saputo attaccare e soffrire da squadra, con l’atteggiamento giusto. I ragazzi hanno dato il 150 per cento. Abbiamo offerto un’ottima prestazione. Ovviamente ci dispiace non avere vinto, era l’obiettivo con cui ci eravamo presentati a Caserta. I ragazzi ci hanno provato in tutti i modi fino al 95esimo contro una squadra forte, che ha avuto le sue occasioni”.
Davvero significativa la prova di Krapikas, che paradossalmente potrebbe salutare per l’offerta del Trapani: “Il nostro portiere è stato bravissimo come il loro su De Sena, che avrebbe potuto cambiare la partita. Sono stati bravi tutti, da Carmine a Marcel, da Davide a Marco. Si è creato molto e si è tirato molto in porta. Non so quante partite finiscono 1-1 con due legni su cui il loro portiere non sarebbe potuto intervenire”.
Banchieri ha ringraziato il club per la chiamata: “Sono felicissimo di avere avuto questa opportunità da parte della società, che mi ha accolto benissimo, e del direttore sportivo Domenico Roma. In queste 48 ore ho detto che si può anche giocare male, sbagliare passaggi o altro ma non l’atteggiamento e lo spirito e non hanno mollato mezza palla: è la cosa più importante”.
L’ex Novara si mostra anche pragmatico, proprio come aveva profetizzato l’ex giallorosso Flavio Lazzari: “Quando si prova in tutti i modi a vincere poi non si deve perdere, perché c’era il rischio che accadesse. Per i nostri tifosi, che sono venuti a seguirci e rappresentano una piazza davvero importante, dobbiamo sputare il sangue in campo per una tifoseria. Dobbiamo sudare la maglia e andare forte. Ora torniamo a lavorare fino a che non siamo salvi: dobbiamo tenere la testa sotto in apnea, non c’è altra strada”.