Per il tecnico Simone Banchieri esordio con vittoria a Messina e giornata decisamente intensa: “La sensazione è la stessa di quando sono arrivato o ho attraversato lo Stretto con il pullman tornando da Caserta. Fa piacere vedere quanto ci tenga la tifoseria, che peraltro abbiamo incontrato due giorni fa. La storia di questa piazza non la scopro certo io e quindi non devo fare piaggeria”.
Eppure Petermann ha rischiato di rovinare tutto in avvio di gara: “Il piano gara ci aveva portato ad avere subito la palla gol con Crimi, poi è venuto questo gol che poteva cambiare tutto. Non era semplice andando sotto dopo due minuti. Si è reagito da squadra vera, che sa cosa fare e ci mette organizzazione, qualità e non molla mai. Siamo riusciti a ribaltarla giocando bene e creando parecchio”.
L’ex Vis Pesaro ha lodato tutti i singoli: “Hanno fatto bene Pierluca Luciani e Mattia Tordini, Marco Crimi ha giocato una gara spettacolare. È nato in questa città bellissima e ha dentro di sé il fuoco sacro che serve trasmettere. Io quotidianamente lo faccio con tutti, con chi è appena arrivato come Rocco Costantino e Carmine De Sena, che purtroppo ha avuto dei contrattempi e non si è potuto allenare. Ma siamo andati oltre al gol subito”.
Inevitabile una citazione per Buchel, il cui assist vale mezza vittoria: “Marcel sa giocare e fa giocare bene tutti. Siamo stati bravi dietro a non concedere niente perché contro tre attaccanti veloci potevi subire in contropiede. Titas Krapikas ha giocato con la febbre. Damiano Lia è molto arrabbiato per le modalità del gol subito e gli abbiamo dedicato la vittoria”.
Banchieri non dimentica davvero nessuno: “Bright Gyamfi alla fine piangeva con suo figlio in braccio perchè arriva da anni in cui non gioca e vedere i tifosi l’ha emozionato. Subentrando non era facile, è stato fondamentale. Anche Raul Morichelli ha fatto la sua parte con tutti gli altri pur non avendo da tempo grande minutaggio. Sapere soffrire insieme è determinante come giocare bene”.
