L’uomo della sfida a livello realizzativo. Ibou Balde contro l’Avellino ha segnato in una sola gara più delle marcature realizzate nelle prime 23 partite, a dimostrazione di una rinascita tecnica e tattica. L’attaccante ha raccontato negli studi di Tcf le difficoltà dell’ultima sfida con gli irpini: “In partita ci sono momenti in cui devi soffrire e altri in cui puoi colpire. Siamo stati bravi a superare la prima fase e poi a sbloccare il match e allungare nel punteggio. Sul primo gol ho subito pensato al tiro: non vedevo molto perché la palla arrivava da dietro ma non ci ho pensato un attimo a cercare la porta”.
Colpisce l’ottima intesa subito instaurata con l’ultimo innesto Perez, un calciatore che ha trasformato l’attacco giallorosso. In organico stanno crescendo anche tanti giovani. “Lo staff tecnico ci aveva chiesto di stare molto vicini per poter scambiare palla. Preferisco andare a cercare palla e puntare lo spazio in profondità, anche perché le qualità di Leonardo sono tante, mi trovo bene con lui. Tra i singoli Mallamo ha grandi qualità, è forte e ha personalità. I suoi numeri li vediamo giornalmente in allenamento e poi nelle partite. È un playmaker che imposta il gioco. Il nostro modulo è un 4-2-3-1 adattabile in un 4-4-2″.
Il calciatore di origine senegalese ha blindato il successo, segnando la seconda rete in avvio di ripresa mentre in porta un irresistibile Fumagalli ha abbassato la saracinesca: “Il secondo gol nasce da uno schema riprovato in allenamento, mi era già successo durante la settimana. Ho attaccato la palla che era rimasta al centro dell’area e ho tirato. Poi Ermanno ha compiuto interventi prodigiosi: dal campo alla respinta di piede su Russo mi sono detto “Ma come ha fatto?”. Lui è il giocatore che si sta facendo sentire di più all’interno dello spogliatoio”.
Un girone d’andata senza squilli e condito da prestazioni da cancellare. L’ex sampdoriano non ha perso lucidità e ha trovato nuove motivazioni dopo la sosta di fine anno. “All’inizio soffrivo per le critiche ricevute soprattutto perché anche io ero consapevole che non stavo giocando bene. Sinceramente non sono un calciatore che segue pagelle e commenti ma fino a tre settimane fa il mio campionato era deludente. Avevo fatto soltanto tre assist, non avevo segnato ed eravamo ultimi, per cui le critiche ci stavano. A Natale sono tornato a casa, prima del match di Crotone mi sono detto che c’era un motivo per cui non avessi segnato: tiravo poco. Mi sono dato l’obiettivo di calciare di più in porta e con il Francavilla in campo ero motivatissimo. Al primo tiro ho fatto gol ed è stata una svolta personale”.
La capolista arriverà a Messina come squadra da battere ma Balde non parte sfiduciato e anzi guarda già alla prossima cena… “Con il Catanzaro può succedere di tutto. Chi l’avrebbe detto qualche settimana fa che avremmo ottenuto tre vittorie di fila? Puoi pensare di non farcela e poi ce la fai. Se vinciamo ovviamente imiterò Fumagalli e Kragl, impegno preso”.
Suo fratello Keita (passato dal Cagliari allo Spartak Mosca) interpreta in modo diverso il ruolo, ma tra i due c’è grande vicinanza e rispetto: “Sono felice che mio fratello abbia avuto una carriera importante, sono il suo primo tifoso così come lui partecipa spesso alle mie gioie. Ho altri quattro fratelli, personalmente mi sento spagnolo perché ho trascorso tutta la vita lì mentre devo andare ancora visitare il Senegal ma i miei genitori mi raccontano tante cose del mio paese natale. Ho caratteristiche differenti da mio fratello, non viviamo di paragoni e anche i club che ci ingaggiano dovrebbero sapere questo. Io sono più un trequartista, amo avere la palla tra i piedi e fare assist oltre che segnare. Lui invece ama puntare l’avversario in uno contro uno e defilarsi sulla fascia”.