Sarà formalizzata a Roma nella giornata di mercoledì la domanda di iscrizione del Messina al prossimo campionato di serie D. Per il nuovo ACR costituito da Pietro Sciotto il primo, consistente, esborso economico, dal momento che ai 50mila euro tradizionalmente destinati all’iscrizione tra tassa e fideiussione si aggiungono i 150mila a fondo perduto richiesti per l’ammissione in soprannumero al girone I, il più meridionale, al quale i peloritani accedono da 19esima formazione.
Le pratiche partono con 24 ore di ritardo rispetto a quanto era stato annunciato perché la Lega Nazionale Dilettanti ha aggiornato i modelli relativi alla dichiarazione di disponibilità dell’impianto e quindi la società ha chiesto all’assessore Sebastiano Pino di redigere ex novo i documenti già sottoscritti dal sindaco Renato Accorinti venerdì scorso. Il primo cittadino ha allegato ai documenti anche una lettera di presentazione, in cui ha annunciato che l’imprenditore attivo nell’automotive ha soddisfatto i requisiti fissati dall’Amministrazione Comunale in una manifestazione d’interesse pubblica.
Nella giornata di martedì, alle cinque del mattino, sono scattati intanto gli interventi di rifacimento del manto erboso al “Celeste”, prolungatisi fino alle 13. Al responsabile dell’omonimo vivaio, Franco Calatozzo, sono state affidate la pulitura e la disinfezione dell’attuale terreno, ammalorato da settimane di abbandono, la sistemazione della tubazione e degli irrigatori, la sostituzione di quelli danneggiati. Necessario ripristinare la funzionalità dell’impianto idrico, dal momento che ben tre cisterne da 10mila litri si sono rivelate ormai inservibili. La semina potrà essere effettuata già tra una settimana. Calatozzo chiede pazienza e ha già annunciato che lo stadio sarà disponibile per delle gare ufficiali non prima della fine di ottobre o dell’inizio di novembre.
Sul fronte mercato non si registrano particolari accelerazioni, dopo la miriade di contatti avviati nei giorni scorsi. Una scelta strategica della nuova proprietà, che ha preferito rinunciare alla designazione di un direttore sportivo e, nonostante l’imminente avvio della preparazione precampionato, intende aspettare gli over che non si accaseranno in Lega Pro e con il passare dei giorni dovrebbero abbassare le loro richieste economiche.
In gruppo dal 4 agosto a Fondachelli Fantina ci saranno una quindicina di under, forse anche qualcuno in più. Lo staff tecnico capitanato da Antonio Venuto intende tesserarne almeno dieci. La metà dovrebbero essere scelti tra i reduci dell’esperienza nel “vecchio” ACR, gli altri potrebbero arrivare dai vivai di club professionistici, anche perché i quattro juniores (un ’97, due ’98 e un ’99) da inserire obbligatoriamente nell’undici titolare per l’arco di tutti e novanta minuti assumono una valenza fondamentale.
In gruppo ci saranno inoltre gli over con cui sono in via di definizione le trattative avviate nei giorni scorsi. Alcuni di loro hanno già svolto autonomamente un po’ di preparazione fisica e quindi non dovrebbero farsi trovare impreparati. Dal punto di vista tecnico-tattico invece, è chiaro che il nuovo Messina pagherà almeno inizialmente il ritardo accumulato.
Restano calde alcune delle piste già emerse nelle ultime ore. In particolare, sono serrati i contatti con lo studio Ruiu-Chirico. Il procuratore sardo e l’avvocato reggino assistono ben quattro profili seguiti con interesse dall’ACR: la punta Meloni, che antepone Messina alla migliore offerta economica del Nardò, l’altro attaccante Molino, in riva allo Stretto già nel 2005 nella “Primavera” del FC, i centrocampisti Verachi, che garantirebbe grande qualità, e Lavrendi, molto incisivo sia in fase offensiva che difensiva. Non si affievolisce il pressing sull’argentino Pezzella, l’anno scorso protagonista ad Agrigento.