La città di Spadafora nel corso degli ultimi anni sta conoscendo la febbre del basket grazie alle imprese della propria società di riferimento, il Nuovo Avvenire. Una disciplina per certi versi nuova per la cittadina tirrenica che ha registrato con soddisfazione una vera e propria scalata da parte del club giallo nero, partito dalla Promozione ed arrivato in poco tempo alle porte della serie C Regionale. Adesso per la formazione del nuvo patron Piero Lepro la volontà è quella di consolidarsi, ottenere il maggior seguito possibile e provare ad ottenere uno storico accesso ad un campionato nazionale. Nessuna vertigine per i dirigenti del sodalizio che ha dominato l’ultimo campionato di serie D con un cammino immacolato caratterizzato da diciotto vittorie in altrettante partite disputate, con la gemma rappresentata dal successo in finale playoff contro Priolo.
Il segreto sta nel puntare sempre in alto, caratteristica principale del tecnico Luigi Maganza, traghettatore e principale motivatore di questa formazione dei record che non vuole fermarsi ma continuare a scrivere nuove imprese per la propria città.
“Venerdì scorso ci siamo presentati alla città in piazza, alla presenza di autorità e tifosi. Ormai è un appuntamento abituale che ci ha sempre portato bene e che rinnoviamo con fervore. Al contempo si è svolta anche un’esibizione Minibasket da parte dei nostri ragazzini, che rappresentano il nostro successo più grande e la molla che fa andare avanti il progetto”.
L’allenatore infatti non nasconde le ambizioni ma anche le criticità che aleggiano attorno ad una realtà di vertice come il Nuovo Avvenire: “Cerchiamo sponsor e partner per avere una maggiore sicurezza economica, il campionato che sta per partire infatti sarà molto dispendioso, soprattutto in relazione ai costi delle trasferte. Abbiamo giornalmente tante offerte da parte di procuratori di nuovi giocatori ma al momento il roster è chiuso e si poggia su sei over e tutti i nostri ragazzi del vivaio che vogliono crescere alle spalle dei nostri campioni”.
Il quintetto è assolutamente di prestigio per il massimo torneo regionale e conta sugli uomini promozione come Stuppia, Vento, Mobilia, Busco e il totem Contaldo più la novità rappresentata dal ritorno da Milazzo di Colosi. Poi agiranno tanti under, classe ’96 come Barbera che cerca il salto di qualità e il giovane Renda, un pivot di 2 metri di prospettiva che è stato fermo negli ultimi anni.
Il campionato è un’incognita, non solo perché Spadafara è una matricola ma perché le notizie da parte della Federazione ancora non sono definitive e lasciano spazio a molte interpretazioni. Secondo Maganza però Spadafora farà parlare di se’: “Si va verso un girone unico a 12 squadre, 13 se verrà ripescato Adrano. Il livello non dovrebbe essere insostenibile anche perché sarà un anno di transizione in vista della riforma del prossimo anno che darà vita ad una C Unica.
Tra le squadre non si conoscono bene i roster delle etnee, occhio a Licata che era molto competitiva la stagione scorsa. L’Amatori Messina ha invece adottato una linea giovanile che mi trova d’accordo. Di certo sarà dispendioso ma puntiamo al massimo, d’altronde abbiamo abituato molto bene la città, vincendo tanto. Il segreto però sarà valorizzare i giovani, la dirigenza crede molto nel lavoro partendo dalle basi”.
L’entusiasmo non manca ma il Nuovo Avvenire cerca il massimo sostegno, specie in un’avventura nuova e con tante insidie come la serie C. Vedere il palazzetto pieno rappresenterebbe un successo per tutti. “La nostra casa la vorremmo vedere sempre piena così come in finale contro Priolo. Avere una squadra molto forte è stata un’arma doppio taglio perché disamorava la gente, assuefatta al successo. In più mi auguro che il sostegno imprenditoriale cresca, i nostri partner sono tutti di fuori, vorremmo che Spadafora si rispecchi di più con noi”.
Infine sguardo rivolto alla compagine societaria che, come detto, ha registrato un cambio ai vertici salutato con grande aspettative. “Dopo diverso tempo che militava nel nostro Consiglio Direttivo Piero Lepro, già sponsor, ha deciso di accettare la carica di presidente. Lui è barcellonese e vive molto il nostro progetto sportivo. Con lui punteremo forte anche sullo staff del settore giovanile, serbatoio determinante per la crescita della società e col quale inseguiamo nuovi importanti successi. I giovani sono il futuro ed anche i ragazzi della prima squadra lavorano in funzione della valorizzazione dei prodotti locali, è il nostro credo personale. A livello di programmazione infatti non siamo propensi a fare passi più lunghi della gamba, lo dice la nostra storia recente”.