Sono bastati 3′ dal suo ingresso in campo a Fabio Aveni per siglare il 2-2 tra Gela e Igea Virtus. Una grande soddisfazione per l’attaccante barcellonese, a segno a cinque minuti dal termine sugli sviluppi di una punizione calciata da Pitarresi: “Sono contento, il mister ha preparato la partita in settimana e mi sta facendo recuperare con calma, gestendomi alla grande. Il gol? Ho questi colpi, nell’occasione sono stato furbo. Per me è stata come una botta di vita, soffro da parecchio tempo e spero adesso di continuare su questa strada, facendo un anno come si deve”.
Un fiume in piena nel post-partita il presidente igeano Nino Grasso, al quale la direzione di gara è piaciuta davvero poco: “Potevamo anche perderla, ma sarebbe stata una beffa. L’Igea Virtus ha dominato in un lungo ed in largo, prendendo pali e traverse, in più c’era un rigore per noi, mentre quello del Gela non c’era. Non mi lamento mai degli arbitraggi, ma questa volta ho visto cose che non dovrebbero accadere. Arbitro-Igea Virtus è finita 2-2, passatemi la battuta. Sono convinto della buonafede degli arbitri, ma ci ha penalizzato troppo sia nell’episodio del rigore che per l’ammonizione di Merkaj”.
“Il nostro progetto – prosegue Grasso, parlando degli obiettivi stagionali – è la permanenza in Serie D. Abbiamo una squadra giovane, con dei ragazzi validissimi come Aveni, per il quale sono molto contento. La squadra sta crescendo e ci potrà dare grandissime soddisfazioni. Reperire juniores bravi è la cosa più difficile, noi ne abbiamo trovati tanti. Punto inoltre sul mister Raffaele che è un grande, avete visto come fa giocare la squadra. Abbiamo costruito l’organico con le nostre possibilità economiche, pur avendo un budget tra i più bassi del girone, ma cerchiamo soltanto dei giocatori che abbiano voglia di giocare e crescere. E’ il mio modo di vedere il calcio”.