Prima conferenza pre-gara del campionato per il tecnico del Messina Gaetano Auteri, alla vigilia dell’esordio con il Crotone: “Era da vent’anni che non si iniziava con il mercato chiuso, una piacevole novità. I programmi e il progetto li conosciamo. Due mesi fa ci siamo iscritti all’ultimo momento e il presidente è da solo, dovremo dare il nostro contributo in campo insieme ai ragazzi che hanno sposato la causa. Sperando che in corso d’opera la società ottenga maggiore supporto”.
L’ex tecnico del Pescara è soddisfatto del mese e mezzo di precampionato: “Dal punto di vista tecnico, tattico e fisico possiamo essere competitivi. Stiamo molto bene, anche se ovviamente alla prima giornata non si arriva al top. Per ritmi, intensità e applicazione sono contento. Guido un gruppo con giovani che hanno qualità e veterani che dovranno fare da traino. Per molti sarà la prima partita in Lega Pro, dovremo gestirne l’impatto emotivo con il campionato”.
Sul mercato anche qualche sofferta rinuncia: “Tra quelli che sono andati via – lo dico chiaramente – molti avevano il nostro gradimento ma hanno scelto situazioni migliorative. Carillo e Gonçalves ad esempio hanno scelto di andare via e non onorarci della loro presenza. Non ci fasciamo la testa e lavoriamo con quello che abbiamo. Serve gente che ha voglia di sudare e sacrificarsi”.
Con Celic che finirà fuori lista, il Messina punterà su altri riconfermati: “Catania, Balde, Fofana e Konate hanno grandi potenzialità. Ripartiamo da loro in attesa del riscontro della gara ufficiale. Un allenatore non può determinare ogni acquisto: abbiamo scelto i nuovi, limitatamente alla disponibilità concessa dalla società. Abbiamo accettato un programma di valorizzazione dei giovani e lavorato assieme”.
L’esordio sulla carta è tosto: “Il Crotone è un avversario di qualità, due anni fa giocava in serie A. Come Catanzaro, Avellino, Monopoli e Foggia ha investito, abbiamo grande rispetto. Amichevoli con squadre di pari livello non le abbiamo disputate, ma c’è stata grande intensità in allenamento, senza intoppi fisici. Non è un esame, sono abituato agli esordi. L’allenatore deve restare freddo e razionale, sostenere un gruppo che se motivato può fare cose importanti. Nel calcio vince anche chi afferma la propria personalità”.
Auteri potrebbe proporre una difesa di soli under nel suo 3-4-3: “I dubbi ci sono sempre e gli ultimi acquisti si sono aggregati soltanto da poche ore. Curiale e Camilleri non sono al massimo dal punto di vista fisico e più che partire dall’inizio potrebbero subentrare a gara in corso. Tirerò le somme e sceglierò i più pronti, anche perché presto avremo un turno infrasettimanale. Scelgo un filo conduttore al di là di numeri e moduli, che potremmo anche modificare a torneo in corso”.
In porta Daga è favorito su Lewandowski: “Il portiere è un ruolo delicato, non ci sono scelte definitive. Dobbiamo però fare minutaggio, che è importante per la società, per ottenere risorse a cui non può fare a meno al termine della stagione. Magari se avremo più tifosi qualcosa potrà cambiare in termini di budget e non sempre se spendi tanti soldi poi automaticamente vinci”.
La preparazione e il calore del pubblico inducono ottimismo: “Siamo stati ospitati al meglio dall’Università in una struttura ottimale, per il campo, il clima, la palestra e la piscina. Messina viene da anni di alti e bassi, vicissitudini. Dobbiamo stabilizzarci e dimostrando attaccamento e giocando bene cercare di coinvolgere più gente possibile. L’apporto dei tifosi sarà fondamentale: so cosa può dare Messina, una piazza con tanta passione”.