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Arriva una sola offerta per il Messina, ritenuta “non congrua” dalla proprietà

Scadeva oggi, sabato 30 giugno, il termine fissato dall’attuale proprietà dell’ACR Messina per l’eventuale vendita del club. Giovanni Giliberto dello studio 4meConsulting, deputato a ricevere e valutare le offerte per l’acquisto della società, supportate dalle dovute garanzie economiche e sportive, ha comunicato che non è pervenuta alcuna offerta valida.

Acr Messina
Il consulente commerciale Giovanni Giliberto con il presidente Pietro Sciotto, il notaio Pierangela Pitrone e il socio Matteo Sciotto (foto Alessandro Denaro)

Rispedita al mittente infatti l’unica manifestazione d’interesse, notificata nelle ultime ore da un gruppo friulano di cui si era fatto portavoce il giornalista Gianfranco Pensavalli. Il gruppo in oggetto era pronto a liquidare a Pietro Sciotto la somma di 115.000 euro a titolo d’indennizzo per gli oneri fin qui sostenuti. Il gruppo – si leggeva in una nota stampa – era composto da nove soci, tutti con esperienze specifiche in A, C, D ed Eccellenza in Veneto e Friuli e si prefissava un investimento di circa 3,2 milioni di euro nel prossimo triennio.

Giliberto ha comunicato che la proposta non è stata accettata, in quanto “il prezzo fissato non è congruo al valore della società”. Sciotto aveva comunicato che non avrebbe preso in considerazione alcuna altra manifestazione di interesse pervenuta in seguito al “gong” del 30 giugno. Resta da capire se il termine resterà perentorio, anche in considerazione della sfiducia mostrata dai club organizzati nei confronti dell’attuale proprietà, contestata con l’esposizione di alcuni striscioni in città nelle ultime settimane.

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