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Arriva la finale, l’Upea a Trento prova a scrivere nuove pagine della sua storia

Si riparte. C’è un sogno da inseguire chiamato Serie A, ed una vigilia di grandi aspettative in casa Upea Capo d’Orlando. La squadra partirà sabato alla volta di Trento per affrontare la locale Aquila in una finale di LNP Adecco Gold che promette spettacolo ed emozioni.

Un time out di Coach Buscaglia con i giocatori dell'Aquila Trento
Un time out di Coach Buscaglia con i giocatori dell’Aquila Trento

A dirlo sono le precedenti uscite di questi play-off di entrambe le compagini, e prima ancora i rispettivi campionati che hanno visto la squadra di coach Buscaglia chiudere al primo posto e la “banda Pozzecco” seconda alle sue spalle.

Ciò per sottolineare i meriti delle due squadre, e soprattutto di due realtà sportive consolidate in questi anni e maturate sotto tutte le componenti e legittimamente pronte a compiere il salto di categoria. Non di meno, tuttavia, a molti osservatori ed addetti ai lavori la stessa finale tra Trento e Capo d’Orlando rappresenta una grande sorpresa.

Agli antipodi geograficamente nello Stivale, le due realtà – avversarie consecutivamente da tre stagioni tra DNA, Legadue e  LNP Gold – si sono imposte su avversarie di presunto maggior spessore tecnico e con realtà sportive più “blasonate” per il passato o per gli investimenti economici sostenuti.

Sandro Nicevic contro la Tezenis in gara 2 della semifinale (nello scatto di Alessandro Denaro)
Sandro Nicevic contro la Tezenis in gara 2 della semifinale (nello scatto di Alessandro Denaro)

Si gioca per la promozione, chi si aggiudicherà la serie sarà certa del salto di categoria, per la perdente c’è la robusta speranza di ambire ad un’ammissione in caso di un probabile “declassamento” di Siena e l’impraticabilità di un ripescaggio di Montegranaro.

A rompere il ghiaccio nella conferenza della vigilia nella sala stampa “Daniele Di Noto”  è capitan Matteo Soragna: “Alla fine le due squadre più costanti sono arrivate fino in fondo. Trento lo è stata già dall’inizio della regular season, noi la rispettiamo molto. Non possiamo pensare alla stanchezza, ormai siamo alla fine, se le energie non le hai, le vai a cercare e le trovi. La fatica di una gara in più in settimana non credo sia determinante“.

Siamo una squadra ordinata, con la testa sulle spalle in cui mai nessuno si è mostrato stanco o svogliato. Non ci si accontenta – prosegue l’ex capitano della nazionale azzurra –  a maggior ragione adesso che siamo in finale, c’è solo voglia di fare bene, le motivazioni ora vengono da sole“.

Foto di rito in sala stampa con Pozzecco e Soragna
Foto di rito in sala stampa con Pozzecco e Soragna

Stamane, insieme  a Baso siamo stati ospiti nella scuola di mia figlia Cecilia – chiosa Soragna – e vi voglio leggere una sua letterina dedicata ai giocatori:  Forza Orlandina, metticela tutta per vincere. Sarò fiera di voi, siete arrivati ad un livello altissimo, spero che continuerete a vincere per i vostri tifosi e le vostre famiglie, e soprattutto per me!

La parola quindi passa a coach Gianmarco Pozzecco che con il suo fare istrionico e tante burle sdrammatizza la tensione del momento:  “Difficile dire, o meglio scegliere per noi, se ci fosse convenuto più Torino di Trento. Credo che non cambiasse molto. E del resto che sia stata una serie con a farla da padrona l’equilibrio, con un esito sempre in bilico a dirlo è il risultato finale e l’andamento dell’ultima gara e prima ancora del torneo“.

Trento – prosegue il coach triestino – è una squadra molto tenace che non molla mai, sottovalutata anche sul profilo tecnico. Sono un collettivo importante e lo vedi anche per come hanno supplito ai problemi di Elder che rimane un’enigma anche per noi perché più passano i giorni e maggiore possibilità ci sono di un pieno recupero. Sicuramente non avere il fattore campo dalla nostra è uno svantaggio che in questo caso può pesare. Mi ritornano in mente le parole di coach Ramagli qui parlando dei loro viaggi tra Veroli, Verona e Capo d’Orlando. Tuttavia credo che sarà una serie molto  equilibrata“.

Archie con in braccio il piccolo Jordan assiste all'allenamento della moglie
Archie con in braccio il piccolo Jordan assiste all’allenamento della moglie

La chiusura del Poz che abilmente dribbla ogni commento sulle designazioni arbitrali, è  un piccolo sassolino da togliersi sulla scelta operata in estate di ingaggiare gente come Basile (recuperato dall’infortunio muscolare accusato in gara 3), Nicevic e Soragna: “Non è che prendi un giocatore avanti con l’età e ciò implica che sia forte, esperto e giochi bene. Sandro, Baso e Teo sono forti perché sono bravi loro. Non hanno forse ancora compreso del tutto che abbiamo tre campioni capaci di far crescere anche i più giovani a loro fianco: questa è la differenza“.

L’ultimo quadretto di giornata dal “PalaFantozzi” è l’immagine di Dominique Archie nella veste di padre del piccolo Jordan portato con tanto di seggiolino a bordocampo per guidare un’allenamento della compagna (giocatrice anche nel massimo torneo francese) a testimoniare  quel clima di grande passione per questo gioco che anima tutti e che alla base di un sogno chiamato ancora Serie A.

Questo il video della conferenza stampa in cui il capitano dell’Upea Orlandina Matteo Soragna legge la lettera scritta dalla figlia Cecilia:

Questo il video della conferenza stampa pre partita dell’allenatore dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco e del capitano Matteo Soragna:

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