Lo scontro tra Cissè e Berardi (foto Armando Russo)
Ai microfoni di “Otto Channel” il direttore sportivo Christian Argurio ha commentato con grande soddisfazione il secondo pareggio consecutivo conquistato, un po’ a sorpresa, dal Messina sul campo del quotato Benevento: “Raccogliamo un punto molto importante su un campo difficile. Lavoriamo insieme da meno di due settimane e nonostante questo siamo riusciti a conquistare due pareggi in quattro giorni. Sapevamo di dovere puntare sul carattere e l’orgoglio anche se siamo riusciti a mascherare la condizione atletica non ottimale con i ritmi bassi che hanno caratterizzato la gara”.
L’annunciato turn-over di Gaetano Auteri ha probabilmente agevolato i siciliani, comunque abilissimi nell’imbrigliare un avversario sulla carta più completo e competitivo: “Il Benevento ha cambiato per sette undicesimi la formazione titolare? Rimane sempre una squadra forte e se il loro allenatore ha fatto questa scelta, sostituendo tanti uomini, è perché è consapevole di essere alla guida di un grande gruppo. La partita ha vissuto soltanto di alcuni sprazzi e noi ovviamente non abbiamo potuto imprimere delle accelerazioni perché la tenuta fisica è ancora precaria. Questo innegabilmente ci ha giovato, ma il punto resta meritato. Il Messina non ha mai sofferto tanto, al di là dei due pali colpiti dai padroni di casa”.
Inevitabile una chiosa su quanto accaduto nel finale, dopo lo scontro tra Cissè, che si era già beccato un giallo per avere scalciato un avversario in mezzo al campo, e Martinelli, colpito duro anche in precedenza, come testimonia la fasciatura che indossava fin dal primo tempo. Il portiere Berardi probabilmente ha deciso di farsi giustizia da solo ed Argurio non nasconde il disappunto per la rissa che ha caratterizzato la fase finale del recupero: “Alessandro ha la fronte spaccata ed il nostro medico sociale è stato costretto a suturare la ferita con svariati punti. Ovviamente avverte anche molto dolore. C’è stata tanta tensione negli ultimi secondi e quindi cercheremo di capire dove è nato il problema. Peraltro noi dobbiamo dare l’esempio e quindi sicuramente lo multeremo, perché doveva restare in porta. Non avrebbe dovuto essere lì ma non doveva neppure essere colpito. Queste cose non devono accadere, né da una parte né dall’altra”.
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