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Messina

Argurio: “Non abbiamo inciso nel finale. Lavoreremo sulla tenuta difensiva”

Dopo la sconfitta di Monopoli, il Messina è tornato ad allenarsi nel mini-ritiro di Palese, vicino Bari, dal momento che mercoledì giocherà a Foggia in Coppa Italia. Il direttore sportivo Christian Argurio ha commentato la prima battuta d’arresto stagionale ai microfoni di Rtp: “C’è delusione, quando si perde non si è felici. Avevamo iniziato bene, proponendo un bel calcio e passando in vantaggio ma lo abbiamo mantenuto poco. Avevamo messo in difficoltà un avversario che invece nei primi minuti aveva messo sotto Catania e Turris. La partita poteva finire sul pari: non vedo sette punti di differenza tra le due squadre. Una vittoria potrebbe innescare processi positivi dal punto di vista mentale”.

Monopoli
Per Starita cinque gol in quattro gare (foto Gabriele La Torre)

Il dirigente ha ammesso soprattutto il calo atletico nella seconda metà di gara: “Loro sono molto più avanti come condizione atletica, noi abbiamo tenuto fino a un certo punto. Rispetto ad altre gare negli ultimi 25 minuti la squadra non è riuscita a incidere come in passato ma è stata vittima del gioco e dell’aggressività del Monopoli. Non abbiamo creato nulla di particolare. Anche l’atteggiamento non ci ha consentito di essere reattivi. Potevamo incidere di più. Si può essere meno belli esteticamente e portare a casa il risultato”.

Dopo che il torneo di D si è concluso soltanto a cavallo tra giugno e luglio, la squadra è stata costruita in poco più di tre settimane: “È stata oggettivamente allestita in ritardo. Abbiamo dovuto accorciare i tempi. Un mese fa non c’era quasi nulla e tutto va a ripercuotersi sul lavoro dell’allenatore. Quando il Monopoli già giocava amichevoli noi eravamo in costruzione. Ma come ha detto il mister non dobbiamo ripetercelo più. Anche squadre costruite per vincere il campionato stanno soffrendo”.

Damian
Damian anticipa un avversario (foto Gabriele La Torre)

Servirà tempo per vedere il volto del vero Messina: “Ovviamente l’intensità di gioco la avremo in futuro. Un gruppo totalmente nuovo acquisirà strada facendo certi automatismi, che possono emergere con le partite. Soltanto la gara ufficiale crea coesione, facilità di capirsi e trovarsi. In estate non abbiamo giocato amichevoli. Non c’è una condizione atletica omogena, ma atleti con carichi di lavoro differenti o magari reduci da periodi di stop. Anche dal punto di vista tattico non è facile”.

Con nove reti al passivo in quattro gare la difesa non è esente da critiche. Argurio però evidenzia che “nei gol incassati dobbiamo metterci anche i tre gol subiti senza difensori centrali d’esperienza a Pagani, dove c’era soltanto un 2002 in campo. Il Monopoli ha tirato poco, non ci ha mai fatto veramente male, come anche il Palermo. Dobbiamo però lavorare sulla tenuta difensiva perché siamo sempre andati in vantaggio, subendo poi le rimonte”.

Christian Argurio
Il direttore sportivo del Messina Christian Argurio

Il ds messinese, reduce da un’esperienza in Croazia, ha scommesso su tre calciatori provenienti dai Balcani: “Conosco bene Vukusic, Celic e Mikulic. Hanno quasi sempre giocato in serie A. I due difensori hanno caratteristiche diverse, Vukusic era stato acquistato dal Pescara con un corposo investimento perché si era affermato tra gli attaccanti più prolifici nella storia dell’Hajduk Spalato. Può andare in gol in qualsiasi modo: è rapido, bravo a finalizzare con il destro e il sinistro o di testa. Due anni fa è stato capocannoniere in Slovenia. Hanno avuto tutti contatti con l’Italia e Mikulic aveva giocato nella “Primavera” della Sampdoria. Parlano tutti e tre la nostra lingua: sono giocatori funzionali al progetto, che possono inserirsi subito, accorciando i tempi di attesa”.

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