Lo staff dirigenziale del Catania è al completo. Dopo l’ufficialità sul ritorno di Pietro Lo Monaco nelle vesti di amministratore delegato e sulla composizione del CdA, sono Cristian Argurio, Mario Marino ed Alessandro Failla a completare i quadri tecnici della società ed a chiudere il cerchio in vista della nuova stagione. Le caselle adesso occupate sono rispettivamente quelle di direttore sportivo, coordinatore dell’area tecnica e responsabile del settore giovanile e per tutte e tre le “new entry” si tratta di un ritorno sotto l’ombra dell’Etna. Sono state così confermate le indiscrezioni che volevano Cristian Argurio, dopo la rottura col Messina, in trattativa con la società rossoblù, peraltro orfana di Fabrizio Ferrigno, predecessore di Argurio in riva allo Stretto proprio durante la gestione Lo Monaco.
Nel pomeriggio di ieri è stato dunque lo stesso AD a presentare ai giornalisti i dirigenti freschi di firma, in una lunga conferenza stampa in cui, tra una domanda e l’altra, l’ex patron del Messina non si è di certo risparmiato. Lo Monaco ha parlato in primis dei programmi della società, chiarendo che c’è ancora molto da fare e che tanto va ripristinato dei tempi d’oro del calcio catanese. Non ha comunque nascosto di essersi portato avanti insieme al team della direzione tecnica.
“Squadra è già fatta, l’allenatore è già preso – ha dichiarato-. Abbiamo preso accordi con dei giocatori in ogni ruolo, ma potremo ufficializzare tutto dopo che il Catania avrà formalizzato l’iscrizione al campionato. I problemi semmai sono altri (ride, ndr). Nostro desiderio e nostro dovere è riportare il Catania a casa propria, a prescindere da quanti anni ci vorranno per farlo”
L’AD ha poi toccato molti altri temi e, prima di andarsi a sedere proprio tra i giornalisti, ha parlato dei rapporti riallacciati con Pulvirenti, di una lettera scritta dai rappresentanti del tifo organizzato ed ha lanciato un appello a tutto l’ambiente perché “ami il Catania”.
Sul piano tecnico anche Argurio ha messo in luce la prontezza di intervento della società rossoblù. Lo Monaco, nel presentarlo, ha chiarito l’importanza della figura del DS che, a suo parere, si è “imbastardita” negli ultimi anni. Ma, il Catania, sembra essere già al lavoro a 360 gradi.
“Abbiamo le idee chiare. Svilupperemo– ha detto Argurio – tutta la nostra azione in ambito tecnico nei prossimi giorni e comunicheremo tutte le ufficialità dopo averle incassate. Nel calcio bisogna fare necessariamente così, quando si fa mercato”.
Andrà ovviamente scelto il tecnico e le esigenze della società potrebbero coincidere con le caratteristiche di un allenatore che riparta dal percorso intrapreso sul modulo 4-3-3 e che, con l’aiuto del gioco, ricostruisca un ottimo rapporto con la piazza.
“Vanno valutate tante cose nello scegliere un allenatore – ha rivelato il DS – e non solo in ambito tecnico-tattico. Abbiamo valutato e continuiamo a farlo il modulo di riferimento del tecnico, ma anche se questo aspetto è importante non è prioritario. Sarà importare creare i giusti equilibri ed un ottimo punto di partenza è la coesione che c’è tra noi componenti dell’area tecnica”.
Argurio non nasconde un grande entusiasmo e, nel suo approdo al Catania, sembra aver giocato un ruolo determinante la scia tracciata da Lo Monaco nelle società in cui entrambi hanno lavorato.
“Sono felice di far parte di questo gruppo, – ha detto – perché tra l’altro ho sempre stimato il direttore Lo Monaco, a cui mi legano alcune esperienze. Abbiamo già lavorato nelle stesse squadre, ovvero al Messina, qui e nell’Udinese. Da molti anni lui porta avanti una politica importante che è quella delle plusvalenze. Ha creato così una traccia per il lavoro di altri direttori sportivi ed io a questo tipo di lavoro mi sono ispirato. Sono felice di poter far calcio in questo ambito”.
Altro tema trattato è stato quello dello scouting, su cui il neo direttore sportivo si era focalizzato nella sua precedente esperienza nel club rossoblù.
“Sono stato il responsabile degli osservatori nella stagione 2012-13 qui a Catania. Credo sia stato fatto un discreto lavoro, – ha ricordato – anche se poi siamo andati via quasi tutti dopo quell’anno e quindi molti di quei risultati sono andati persi. Credo che oggi il direttore sportivo debba rappresentare una figura dinamica e che quindi lo scouting, in qualche modo parte del mio modo di lavorare, sia da affiancare a ciò che viene fatto con la squadra. Questo – continua – va fatto anche in funzione delle plusvalenze di cui dicevo prima, anche per scoprire qualche talento che è possibile trovare, come è già stato dimostrato”.
Infine Argurio si è proiettato direttamente sul mercato, facendo il punto su quanto verrà fatto in ambito riconferme e sul modus operandi della società in tal senso.
“Ci confrontiamo ogni giorno sul Catania che vorremmo pronto, il 15 luglio, a partire per il ritiro e che dovrebbe essere vicino a quello completo. Stiamo valutando – ha detto –caso per caso eventuali riconferme e, com’è ovvio, conosciamo benissimo ogni elemento della rosa della scorsa stagione. Conosciamo bene la loro storia e non solo quella recente, considerando anche che lo scorso anno di questa squadra è stato condizionato da parecchi problemi, a partire dalla forte penalizzazione. Ho disputato quel campionato in un’altra società e quindi so quali difficoltà si sono incontrate. Affronteremo – ha concluso – un dialogo con ogni calciatore e poi tireremo le nostre conclusioni, individuando gli elementi importanti per il Catania del futuro”.
E proprio il 15 luglio rappresenterà una prima deadline per il futuro del Catania in vista della stagione di Lega Pro. In quella data è stato fissato il vero e proprio inizio del nuovo capitolo dell’attività agonistica, con la reunion dei calciatori, le visite mediche e la presentazione della squadra presso l’Università, in attesa della partenza per il ritiro.