Il presidente del Fc Messina Rocco Arena è stato ospite di Goal Sicilia, nel corso di una delle settimane più importanti della sua gestione. La Commissione nominata da Comune e Regione ha dato infatti il via libera all’affidamento dello stadio “Franco Scoglio” al club per i prossimi 99 anni. “Lo scorso anno abbiamo lasciato la gestione dello stadio all’Acr principalmente per rispetto verso i tifosi. Quest’anno invece abbiamo partecipato al bando con un poule di professionisti internazionali, ingegneri, commercialisti e studi legali e la gara è chiusa: dobbiamo soltanto firmare la convenzione con il Comune. Le Istituzioni faranno comunque le ultime valutazioni del caso. A breve sveleremo tutti i nomi di chi sta lavorando per noi e un progetto che darà lustro alla città. Garantirà un grande indotto, fondamentale per il futuro”.

L’anno scorso il Palermo mantenne un vantaggio rassicurante, quest’anno il Fc insegue l’Acr anche se ha il jolly rappresentato da un recupero: “Per me è il primo campionato completo, nella mia società c’è un progetto che va oltre i risultati di una sola stagione, sarebbe assurdo pensare di sparire se non vinciamo il campionato. Abbiamo idee chiare e a lunga scadenza, arriveremo al cento per cento nelle categorie che contano. Se invece vincerà l’Acr il campionato sarò il primo a complimentarmi con loro, anche perché stimo gli attuali soci e il direttore sportivo, persone di campo”.
La società di Sciotto d’altronde vuole cancellare la sconfitta dell’andata e quella del passato torneo: “Spero che sia una grande domenica di sport, una festa e che si possa vedere bel calcio, con una grande partita giocata a viso aperto. Daremo battaglia. Io punto sul gruppo, che è meraviglioso, fortemente voluto da tutta la società e da me in primis. Ho cercato di creare, come nelle mie aziende, una famiglia in cui ci vogliamo tutti bene. Il mio motto è: da solo vado veloce, insieme andiamo lontano”.

Eppure nella lotta promozione c’è un terzo incomodo: “È presto per parlarne, mancano tante partite e tanti punti. Stiamo correndo troppo, è bello sognare e fantasticare ma questo lo devono fare i tifosi e non noi che dobbiamo stare con i piedi per terra. C’è la Gelbison che è una società seria e ben organizzata ed esprime un bel calcio. Penso che darà filo da torcere a tutti fino a fine campionato. Sarà almeno una lotta a tre”.
Il match con il Licata è coinciso finalmente con il rilancio di Facundo Coria, un pupillo di Arena: “L’ho portato personalmente a Messina, sono affezionato tanto a questo ragazzo che è un po’ introverso, non parla mai ma fa sempre bene e lascia parlare il campo. Quando viene chiamato in causa fa vedere sempre perché è considerato un ‘mago’…”.

Il massimo dirigente è tornato infine sul discusso esonero di Pino Rigoli. “Qualcuno ha cavalcato l’onda del Covid per fare notizia. Mi informavo a livello personale delle sue condizioni, il mister stava bene e parlava con noi da giorni in call quando abbiamo preso la decisione. La squadra non stava girando come doveva: questo non vuol dire che Rigoli non è un buon mister ma probabilmente la macchina non era compatibile col pilota, come succede nell’automobilismo. Compito del presidente è prendere decisioni anche drastiche, la mia è stata ponderata e per niente a caldo. Resta un ottimo allenatore che dimostrerà il suo valore in futuro”.