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Messina

Arena: “Con Fernandez per rilanciarci. Domenica sia una festa dei messinesi”

Il “suo” Torino ha conquistato appena due punti in cinque partite e sabato affronterà una “mission impossible” nel derby con la mai sazia Juventus. Rocco Arena non drammatizza invece il momento del suo Fc Messina, atteso da un’altra stracittadina: “Loro fanno un campionato differente e io forse avrei fatto qualche altra scelta rispetto a Cairo. Noi non abbiamo perso la serenità e non siamo in crisi. Paghiamo troppi alti e bassi e le ingenuità mie, di una società nuova e di ragazzi che non sono mai stati assieme. È pur sempre il mio primo anno al Sud, in una piazza importante”. 

La difesa è rimasta imbattuta soltanto una volta in nove gare. Ecco perché la proprietà ha deciso di correre ai ripari: “È appena arrivato in città il neo-acquisto Fernandez, che ieri ha sostenuto a Bologna le visite mediche. Il transfer dovrebbe arrivare entro dieci giorni. Ho parlato con lui al telefono in spagnolo e ci siamo intesi al volo. Ha fatto in fretta e furia le valigie. Siamo un club sano, che cerca di trasmettere serenità ai ragazzi. Credo che anche Coria gli abbia parlato bene di noi, agevolando la sua scelta”.

Fernandez e Morello
Il neo-acquisto Julian Fernandez e il ds Davide Morello

Perché avete deciso di pescare ancora in Argentina, tesserando il vostro settimo straniero? “Ho avuto un nuovo contatto con Matias Principi, che era stato con me anche ad Alicante. È il procuratore di molti sudamericani e mi ha segnalato che l’esperienza di Julian in Ecuador era arrivata a un punto di non ritorno. Compiamo un grosso sacrificio e lanciamo un segnale forte alla città: non siamo scoraggiati ma carichi, puntiamo a traguardi importanti. Ho tante amicizie e mi sto muovendo per attrarre energie nuove. Presto struttureremo anche un ufficio marketing”.

La classifica però piange: i playoff sono distanti cinque punti e le due vittorie all’attivo in campionato sono troppo poche, né possono bastare gli altri tre successi arrivati in Coppa: “Potremmo avere molti punti in più. Con il Palermo capolista abbiamo mostrato un buon calcio e pagato una punizione dal limite. Avrei voluto regalare qualche altra gioia ai messinesi, mentre ritengo che la gara con il Corigliano sia l’unica in cui non siamo davvero scesi in campo”.

Santoro, D'Amore, Arena e Mento
Santoro, D’Amore, Arena e Mento, i vertici del Fc Messina (foto Giovanni Chillemi)

A frenare il Fc anche i tanti infortuni, con l’altro argentino Melillo che resterà a lungo ai box: “È assurdo, è scivolato sull’erba bagnata e ha subito una nuova frattura. È una maledizione, ma abbiamo comunque una rosa ampia per provare a competere”. Mister Costantino è in bilico? “L’obiettivo è fare bene e centrare dei risultati. Se non arriveranno finiremo tutti in discussione”.

Alla vigilia della sfida con l’Acr, inevitabile un messaggio per la tifoseria organizzata: “Noi per rispetto non abbiamo mai aperto la Curva Sud. Non volevamo creare rivalità né questa situazione, con due squadre in D. Spero che domenica si possa vivere una festa tutta messinese, in quella che è già stata ribattezzata come una “giornata giallorossa”. Dispiace perché una parte della città potrebbe fischiare i miei ragazzi, che portano comunque il nome di Messina in giro per l’Italia. Mi sarebbe piaciuto un abbraccio unico ma se a fine anno l’Acr dovesse centrare obiettivi importanti sarò comunque contento per la gente di Messina”.

Il rinnovato manto erboso del “Giovanni Celeste”

La squadra ha sostenuto un altro allenamento al “Giovanni Celeste”, che la società spera di riaprire presto al pubblico: “Mi emoziono sempre quando vedo le immagini del vecchio stadio e sono orgoglioso di me stesso e dei miei collaboratori, come l’ingegnere Franco Mento, che ha svolto un grande lavoro, e Franco Calatozzo, una persona fantastica, innamorata del calcio, che ci sta garantendo un fondo ottimale sia a Giammoro, dove chi gestisce il campo ci ha dato grande ospitalità, che al “Celeste”. Speriamo di poterci giocare presto. Lo reputiamo un investimento fondamentale: se anche un giorno lontano dovessi lasciare questa città avrò comunque raggiunto un traguardo importante”.

Ferrante e Arena
Il dg Ferrante e il presidente Arena (foto Giovanni Chillemi)

Le dichiarazioni sul Palermo sono state quanto meno incaute e hanno originato tanti sfottò, ma Arena non si pente: “Le rifarei ancora. Vanno rispettati e io ho sempre simpatizzato per loro, che hanno una delle maglie più belle d’Italia. Ma da presidente devo credere nella mia squadra, che ha tutto per fare bene e nella partita singola se la può sicuramente giocare, come abbiamo già dimostrato”.

Prosegue invece spedita la marcia del Cfi Alicante, l’altro club di Arena, che dopo due promozioni e i playoff persi all’ultima giornata quest’anno è capolista nella Preferente Valenciana, la quinta serie spagnola, con sei vittorie e tre pareggi in nove gare: “Siamo primi e imbattuti. Purtroppo faccio un po’ di fatica a seguire tutte e due i miei figli, anche perché giocano in casa sempre in contemporanea. Spero di traghettarli verso traguardi ambiziosi. Volo spesso in Spagna durante la settimana. Raggiungiamo i cinquecento tesserati con le giovanili e la squadra femminile, che vorremmo lanciare anche a Messina. So che in tanti sorridono quando ne parlo, ma è diventato obbligatorio allestirne una anche per tutti i club di Lega Pro”. 

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