Pietro Arcidiacono può festeggiare il ritorno al gol. Suo l’1-0 che ha consentito di mettere in discesa la strada contro il Troina. Per l’attaccante esterno dell‘Acr Messina, che non segnava dalla seconda giornata, quasi una liberazione. Sei marcatori diversi in una gara perfetta, chiusa con il punteggio tennistico: “In settimana abbiamo fatto dei lavori specifici per gli esterni, studiando anche il Troina che ci veniva a prendere un po’ alti, così siamo riusciti ad andare in gol veramente tutti davanti”.
Dopo il ko di Rende era la risposta che ci si attendeva dalla capolista: “Non c’era pressione, guardiamo sempre al nostro cammino. A Rende abbiamo perso e forse ci stava su un campo del genere, ma siamo sempre tranquilli e pensiamo a noi stessi, lavorando giorno dopo giorno. In questa partita, invece, non abbiamo commesso errori”.
Questo digiuno dal gol rappresentava per “Biccio” una grossa anomalia: “Qua a Messina non ero mai stato sette-otto partite senza segnare. Non ci pensavo perché le reti arrivavano comunque da attaccanti e centrocampisti e, con esse, i risultati. Ho lavorato sempre serenamente e sapevo che il gol poteva arrivare, anche grazie alle giocate che chiede il mister. Ero convinto di far gol, il mister mi aveva parlato in settimana dicendomi di attaccare la profondità. Lo voglio dedicare a mia moglie e a mia figlia, da quando è nata non avevo fatto gol ed è questa la gioia più grande”.
Tra Addessi e Bollino non sa però scegliere a chi attribuire l’oscar di rete più spettacolare di giornata: “Non lo so, hanno fatto due grandissimi gol”.
A segno pure Manfrellotti, del quale Arcidiacono sottolinea l’impegno: “Ha avuto un periodo così, veniva da un infortunio e l’ho visto lavorare sodo per trovare la condizione. E’ stato ripagato e mentalmente sarà più tranquillo come lo siamo noi che abbiamo fatto gol tutti. Sappiamo di che pasta siamo fatti, abbiamo gioco e gamba e un lavoro dietro che ci portiamo da agosto. Ci abbiamo messo le stesse cose di Rende, solo che in questa partita sono riuscite perfettamente”.