Quinta rete in campionato per Pietro Arcidiacono, soddisfatto per la netta affermazione colta nel derby: “È brutto dire che una città come Messina debba affrontare l’Igea Virtus in uno scontro diretto per la salvezza, con tutto il rispetto per loro. I fatti però dicono questo. Ci abbiamo messo tanta voglia e abbiamo vinto”.
Decisiva probabilmente l’impresa colta mercoledì a Picerno, in Coppa Italia: “Vincendo anche mercoledì è scattata la scintilla. L’umore è cambiato e siamo stati bene. Per noi era fondamentale vincere oggi. La società ha avuto fiducia in noi e da professionisti stiamo ricambiando. Speriamo di fare sempre di più”.
In classifica salgono a sei i punti di margine sulla zona retrocessione. Per dire addio ai playout bastano due punti, i playoff sono distanti otto lunghezze ma l’equilibrio fa sognare una pronta risalita: “Ci ritroviamo là sotto, ma non dobbiamo guardare la classifica. Pensiamo soltanto a noi stessi: l’abbiamo chiusa in anticipo e non ci era mai capitato. Dobbiamo uscire da queste posizioni che non ci competono”.
Arcidiacono ha voluto evidenziare la prova corale dei giallorossi: “I miei compagni hanno fatto bene. Da Catalano a Tedesco, anche se non ha segnato. Bossa mi ha dato una grande palla in corridoio e così ho potuto segnare ancora. Se sto offrendo prestazioni di livello è anche grazie a loro”.
Nota stonata lo sciopero di ben cinque dei sei gruppi organizzati: “Io vengo da un quartiere dove è nato il tifo catanese. So che piazza era questa. Già vederne pochi mi ha dato un po’ di carica. Con così poca gente allo stadio piange il cuore. A Cosenza avevamo 700-800 spettatori di media e alla fine abbiamo avuto picchi di sette o ottomila persone. Speriamo di fare una cosa del genere anche qua”.