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Andrea Nucita vince la Targa Florio, Marco Savioli primo nelle Autostoriche

L’edizione n°102 della Targa Florio è appannaggio di Andrea Nucita e del navigatore Marco Vozzo.  La coppia siciliana che per la prima volta in carriera ha condiviso l’abitacolo della Hyundai i20 R5 ha vinto la corsa più antica del mondo, valida per il Campionato Italiano Rally e Autostoriche, il Campionato Italiano Regolarità a Media. Per Nucita, pilota messinese di Santa Teresa Riva classe 1989,  si tratta del primo successo assoluto nel Tricolore, giunto al termine di una lotta aperta con il campione italiano Paolo Andreucci (alla fine 2°), navigato da Anna Andreussi sulla Peugeot 208 T16 ufficiale, e dopo aver costruito un vantaggio di una manciata di secondi nell’ultimo “giro” di prove speciali. Completa il podio  la Skodia Fabia R5 di Umberto Scandola.

Andreucci Peugeot 208 T16
Andreucci su Peugeot 208 T16

Si realizza il sogno– ha detto Nucita -; dal punto di vista storico la Targa Florio è unica al mondo. Solo il fatto di partecipare è speciale e noi siamo riusciti  a vincerla. E’ stata una gara molto impegnativa caratterizzata da margini ravvicinati, ma durante le prove eravamo molto soddisfatti, nonostante anche il meteo fosse difficile. Nelle ultime prove l’obiettivo era rimanere molto concentrati stando attenti a non fare errori. Abbiamo tenuto un ritmo più alto possibile”.
Dopo la partenza dall’elegante Piazza Verdi di Palermo e la prova spettacolo in notturna nei pressi dello Stabilimento Blutec a Termini Imerese venerdì, la giornata finale della Targa Florio 2018 ha vissuto nuovi momenti entusiasmanti nelle sfide che si sono susseguite lungo le 15 speciali del sabato, caratterizzate dall’incognita meteo e quindi dall’alternanza tra fondi asciutti, umidi e bagnati che a team e piloti hanno reso complicate le scelte di assetto e soprattutto di pneumatici.
L’incertezza nel meteo si è presto trasformata anche in incertezza “agonistica”, dimostrata dai 7 vincitori diversi nelle prime 11 prove speciali (e alla fine saranno 8 su 16). Nucita, autore con Vozzo e la Hyundai i20 di quattro scratch da metà gara in poi (PS7, PS8, PS12 e PS13), ha preso il comando alla PS7 “Scillato Polizzi 2”, all’inizio del secondo “giro” di prove. Poi con Andreucci (che ha vinto le PS5 e la PS9, quest’ultima con lo stesso tempo di Nucita) ha addirittura condiviso proprio la testa della generale al secondo passaggio a Pollina per poi sferrare l’attacco in quello a Cefalù. Andreucci-Andreussi sono sempre stati in lizza per la vittoria, anche se il pensiero ai punti del Tricolore Rally nel finale ne ha caratterizzato la strategia. Poco dietro, dopo un inizio complicato dalla pioggia mattutina, Scandola e D’Amore sono risaliti fino a un convincente terzo posto che replica quello del 2016 ed è impreziosito dal miglior tempo nella PS11.
Concludono ai piedi del podio Totò Riolo-Gianfranco Rappa al volante di Skoda Fabia R5, davanti a Luca Panzani, in coppia con Francesco Pinelli (Ford Fiesta R5), Sesta posizione per  Giacomo Scattolon (con Paolo Zanini sulla Skoda Fabia R5) e settima per i toscani Rudy Michelini e David Castiglioni (Skoda Fabia R5).

Marco Savioli
MessinaSportiva tra i partner dell’equipaggio composto da Marco Savioli e Alessandro Failla

Nel Campionato Italiano Rally Auto Storiche ha comandato dall’inizio alla fine Elia Bossalini. Sulla Porsche 911 SC/RS il pilota piacentino, autore di quattro scratch insieme al navigatore Harshana Ratnayake, ha preso del margine nelle prime prove ed è riuscito a mantenerlo fino al traguardo. Il driver vicentino, in equipaggio con la navigatrice dai grandi trascorsi nel Mondiale Fabrizia Pons sulla Lancia Delta Integrale, si è aggiudicato una speciale in più, ma ha concluso secondo di 4° raggruppamento e sul palco d’onore a Cefalù, dietro a Bossalini e davanti al tenace toscano Valter Pierangioli, terzo insieme a Giancarlo Guzzi con la Ford Sierra Cosworth malgrado qualche noia alla frizione nel primo “giro” di prove. Scorrendo le graduatorie, il 3° Raggruppamento è di Natale Mannino e Giacomo Giannone, equipaggio di casa che sulla Porsche 911 SC hanno riscattato il ritiro patito nel 2016 mentre erano in testa. Nel 2° Raggruppamento trionfa Marco Savioli, che ha fatto il pieno di punti tricolori navigato da Alessandro Failla sulla Porsche Carrera RS. Nel 1° Raggruppamento, infine, si è imposto il madonita collesanese Pierluigi Fullone, che ha difeso il proprio dominio conquistato nelle ultime edizione sempre vinte con la BMW 2002 curata dalla factory di famiglia e condivisa con Francesco La Franca, sulla quale hanno anche sempre “viaggiato” nei piani alti di un’ipotetica classifica assoluta.

Nella competizione riservata al Campionato Regionale, con arrivo nel cuore di Termini Imerese in via Mazzini nel pomeriggio, Roberto Lombardo ha vinto al volante della Renault Clio Williams. Il driver e preparatore nisseno, immancabile all’appuntamento con la Targa Florio, si è messo in luce fin dall’inaugurale prova spettacolo in notturna allo Stabilimento Blutec e si è aggiudicato in totale ben cinque prove speciali. Nella prima parte di gara gli ha reso la vita difficile Calogero Quaranta sulla Renault Clio di classe S1600, che dopo essersi aggiudicato due prove ha perso terreno in una toccata all’anteriore sinistro a Pollina concludendo secondo. Alle spalle dei due si è classificato terzo Nazareno Pellitteri con la Clio di classe A7, mentre tra gli autori di almeno uno scratch c’è Domenico Gabriele Morreale, anche lui sulla berlina francese ma in versone N3. L’esperto agrigentino si è però giocato il podio assoluto nel finale per una penalty di 4 minuti dovuta a un cambio gomme tra controllo orario e ingresso in prova. Costretto a fermarsi per un surriscaldamento nelle prime battute, invece, Giuseppe Messina con la Renault Clio RS di classe R3C.
Classifica ufficiosa CIR dei primi 10 102^ Targa Florio: 1. Nucita-Vozzo (Hyundai i20 R5) in 1h37’40”7; 2. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) a 19”2; 3. Scandola-D’Amore (Skoda Fabia R5) a 52”4; 4. Riolo-Rappa (Skoda Fabia R5) a 1’33”1; 5. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta R5) a 1’46”2; 6. Scattolon-Zanini (Skoda Fabia R5) a 2’10”2; 7. Michelini-Castiglioni (Skoda Fabia R5) a 2’20”9; 8. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) a 2’24”0; 9. Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta R5) a 3’14”3; 10. Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5) a 4’48”3.

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